venerdì, dicembre 26, 2008

Regali, regali!

Non prendiamoci in giro, la parte più bella del Natale è lo scambio dei regali! E quest’anno sono assolutamente soddisfatta e grata di tutto quello che mi è stato regalato. Ma andiamo con ordine…

I miei hanno ripiegato sui comodi soldi, che io cercherò di mettere da parte, ma poi alla fine sicuramente troverò il modo di spendere (spero non per le partite a carte!!). Ma ora una bella galleria fotografica dei miei regali:

pochette di MissMilkie di Pupa con dentro un docciaschiuma e una crema per il corpo al cioccolato bianco (che io adoro!) e uno smalto di Deborah da parte della madre di Antonio

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una caffettiera cuoricinosa con tazzine cuoricinose e frullino per fare la cremina del caffé da parte di Chiara e Stefano

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un portatovaglioli con “peso” e un dosacaffé delizioso da parte di Chiara

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una teiera con tazze e piattini in una scatola bellissima da parte di alcuni zii

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un bel bracciale verde rigido da parte di Silvia

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un buono per Feltrinelli da parte di una zia (non fotografato perché sono tutti uguali!)

e dal mio meraviglioso fidanzato un meraviglioso regalo: LA WII!!

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Io posso ritenermi soddisfatta e voi potete dire che anche io sono superficiale :)

martedì, dicembre 23, 2008

In fondo è Natale…

Leggendo i vari blog di amici e persone interessanti, mi sembra di essere una delle ultime grandi amanti del Natale… Non sono una persona molto romantica, nel senso lato del termine, però il Natale ha sempre suscitato in me un fascino particolare, sarà per l’aria tradizionale che si respira, il fare lo stesso cenone della vigilia e pranzo del 25 nello stesso posto da quando sono nata, con gli stessi parenti, scambiarmi i regali con le stesse amiche di quindici anni fa e sapere che quello che hai pensato per loro era davvero quello che speravano…

Lo so, forse questo E’ romanticismo in senso lato, ma a me questa festa piace, nonostante il consumismo, nonostante si siano persi un po’ i valori, nonostante sia più che altro una festa da bambini e amarla così tanto mi fa pensare che in fondo non sono poi così cresciuta, io continuo ad aspettare il Natale ogni anno e a sentirmi felice quando arriva…

Quindi per chi lo ama e per chi lo odia: BUON NATALE A TUTTI!

venerdì, dicembre 19, 2008

Vuole la carta dei vini?

Più passa il tempo e più mi accorgo di non cogliere l’anima elitaria di questa città, di non esser abbastanza chic e sofisticata per godere appieno delle bellezze e delle gioie di Pescara…

L’altro giorno passeggiavo intorno a piazza Salotto e mi sono imbattuta in bar ultrachic e rinomatissimo con un marchingegno stranissimo che soffiava fuori aria ionizzata! E poi andando avanti cartelli con le specialità della caffetteria: colazione continentale (eh, sai com’è, faceva troppo provinciale scrivere cornetto e cappuccino) e ottimi APERITIVI CENATI. Ma dico io, sti cavolo di aperitivi cenati, ma non potrebbero abolirli? cancellarli? distruggerli? se c’ho fame vado a cena, punto. E faccio la festa alla pecora del paese, altroché, mica due stuzzichini con paté d’olive e foie gras in gratin con un trionfo di carotine a julienne che fa tanto stVafogaVsi è tVoppo volgaVe…

E poi mi cascano le braccia quando, trascinata dagli amici e “fare l’aperitivo” chiedo una bionda alla spina e mi dicono che non ce l’hanno, allora rincalzo con una birra in bottiglia e mi sento rispondere con fare tra il disgustato e l’inorridito “no, guardi, non vendiamo birra, vuole la carta dei vini?”. Ah beh, scusate se sono troppo “volgaVe” con il mio bicchierone colmo di fresco e dissetante liquido luppoloso, vicino a voi con i calici di vino “fruttato” o “delicato al palato” scelti con cura consultando religiosamente la carta dei vini come esperti di settore… E io, povera copia dei cugini di campagna, che il vino lo bevo solo nelle bettole di provincia, quello ignorante, del contadino, che macchia la lingua e se sfortunatamente ti sporchi qualcosa stai sicura che dopo dieci lavaggi starà ancora lì, ma ci sta bene con l’arrosticino…

Non paga di queste scene raccapriccianti continuo la mia passeggiata e mi trovo di fronte una delle opere più orribili su il mio occhio abbia avuto il dispiacere di poggiarsi: la fontana Huge Wine Glass di Toyo Ito, un terrificante blocco di vetro dentro il quale cola un raccapricciante velo di liquido (che in realtà èun blocco anch’esso ma credo volesse dare l’idea del movimento) ROSSO, che dovrebbe rappresentare il vino (credo, eh, il nome non lascia molti dubbi) e invece embra che qualcuno si sia andato a spatasciare sulla base alta di sto mostro e il suo sangue coli all’interno del blocco…

Davvero macabro…

Eh, ma io so troppo campagnola, non capisco la profonda arte di questo architetto che ha dato a Pescara una scultura che la eleverà dal provincialismo e la porterà nell’élite, tra aperitivi cenati e colazioni continentali, mentre un mostruoso marchingegno soffia aria ionizzata…

giovedì, dicembre 18, 2008

Fever Pitch: la rivista per gli appassionati di calcio britannico

Finalmente è nata la prima rivista sul calcio britannico per tutti gli appassionati, i cultori, ma anche solo curiosi e iteressati al calcio d'oltremanica.

Fino ad ora l'unica "rivista" (se così possiamo chiamarla), è stata Mister Football, che esce in allegato al Guerin Sportivo una volta al mese a cura del grandissimo Roberto Gotta, autore, tra l'altro, dell'appassionante libro "Le Reti di Wembley".

Potete sfogliare la rivista direttamente qui:


Il pdf del numero zero è scaricabile gratuitamente qui

martedì, dicembre 16, 2008

Mobbastaveramenteperò...

A questo punto aveva ragione il 47% degli Abruzzesi che non è andata al voto, almeno quella parte che non ci è andata perchè "è tutto un magna magna" e non crede più nella politica...

Il sindaco di Pescara arrestato per concussione

...e che il prossimo sindaco si voti da solo...

lunedì, dicembre 15, 2008

Addio Ispettore...

Quanti pomeriggi passati insieme a mia nonna a vedere l'Ispettore Derrick, l'unico poliziesco dove mai una goccia di sangue s'è sparsa per il set, mai omicidi truculenti o sparatorie all'ultimo proiettile, tutto così calmo, tranquillo, con quell'aplomb del nostro caro ispettore che ti faceva credere nella giustizia e nella fermezza del potere...

E te ne sei andato caro Ispettore...

Quella inconfondibile sigla che mi ha accompagnato per anni, è il ricordo più forte della mia infanzia, insieme alla luce della cucina che accendo quando sempre viene sera, da quasi 15 anni ormai, perchè nonna era sempre lì... Non so se per abitudine o per il senso di vicinanza che mi crea con lei, è come sentire ancora il suo tossire e il suo passo strascicato, mentre in tv inizia quella sigla inconfondibile e lei mi chiama per guardare insieme un'altra puntata...

Addio Derrick, addio nonna...


Social Networks...

A questo punto credo di essere entrata nel vortice impossibile dei Social Networks.
Dopo aNobii, e l'ormai irrinunciabile Facebook, in questi giorni mi sono andata ad impelagare in altre situazioni ben poco utili, ma che stimolano così tanto la curiosità, che ho il terrore di perdermi...

Qualche settimana fa ho aggiunto StumbleUpon, un sito con un'utilissima barra per Firefox, che ti permette di condividere i tuoi siti preferiti con gli altri e che ti "consiglia" dei siti che ti possono piacere in base alle tue preferenze selezionate all'inizio e a ciò che giudichi utile e inutile o piacevole per te in ogni nuovo sito che aggiungi... Detta così può essere davvero complicata, ma vi assicuro che è molto più semplice di quanto si possa spiegare e soprattutto l'ho trovato molto utile per quei piccoli siti che usando Google non riusciresti mai a scovare... Per lo più sono blog, molto spesso di natura tecnologica o informatica, certo non ci troverei il mio di blog, anche perché i contenuti non sarebbero interessanti per la maggior parte dell'utenza mondiale!
Insomma, non è malaccio e non porta via tantissimo tempo (non quanto Facebook!)

Poi da qualche tempo sentivo semre parlare di Twitter come la nuova frontiera del social networking, anche se credo di essere arrivata con un annetto di ritardo, visto che mi sembra sia passata un po' la moda... Comunque mi aspettavo qualcosa del tipo condivisione di link o perlomeno un pelo di contatto sociale, invece ZERO... Bisogna dire cosa si sta facendo. Punto. Non ci vedo un gran divertimento, ma probabilmente mi sto perdendo qualche applicazione per strada, non può esserci stato un boom mondiale così evidente per una cazzata megagalattica come questa...

E infine mi sono addentrata nel mondo di Del.icio.us, che mi sembra un pelo più utile di Twitter ma meno divertente di StumbleUpon, se non altro però ha un senso, visto che anche qui si condividono siti e preferiti, che si può decidere di condividere o tenerli tipo "archivio"... Però ho creato un account tipo due ore fa e non ho ancora capito appieno le potenzialità...

Sicuramente mi stuferò di tutta questa roba, perchè mi conosco e tanto mi entusiasmo facilmente, allo stesso modo mi affloscio e perdo interesse... Vediamo se questi applicativi mi lasceranno qualcosa, o magari se sarò io a lasciare qualcosa a loro...
Nel frattempo che mi passi la sbandata ho anche messo su una serie di bottoncini per aggiungere il mio blog a tutti sti social network piuttosto inutili, male non credo che faccia, no?

venerdì, dicembre 12, 2008

and fade out again... and fade out... again....


Street Spirit (fade out)

Rows of houses, all bearing down on me
I can feel their blue hands touching me
All these things into position
All these things we'll one day swallow whole

And fade out again
And fade out

This machine will
Will not communicate these thoughts and this strain I am under
Be a world child form a circle before we all go under

And fade out again and fade out again

Cracked eggs dead birds scream as they fight for life
I can feel death can see its beady eyes

All these things into position
All these things we'll one day swallow whole
And fade out again and fade out again

Immerse your soul in love
Immerse your soul in love

"'Street Spirit' is our purest song, but I didn't write it.... It wrote itself. We were just its messengers... Its biological catylysts. It's core is a complete mystery to me... and (pause) you know, I wouldn't ever try to write something that hopeless...
All of our saddest songs have somewhere in them at least a glimmer of resolve...
'Street Spirit' has no resolve... It is the dark tunnel without the light at the end. It represents all tragic emotion that is so hurtful that the sound of that melody is its only definition.
We all have a way of dealing with that song... It's called detachment... Especially me.. I detach my emotional radar from that song, or I couldn't play it... I'd crack. I'd break down on stage.. that's why its lyrics are just a bunch of mini-stories or visual images as opposed to a cohesive explanation of its meaning... I used images set to the music that I thought would convey the emotional entirety of the lyric and music working together... That's what's meant by 'all these things are one to swallow whole'.. I meant the emotional entirety, because I didn't have it in me to articulate the emotion... (pause) I'd crack....
Our fans are braver than I to let that song penetrate them, or maybe they don't realize what they're listening to.. They don't realize that 'Street Spirit' is about staring the fucking devil right in the eyes... and knowing, no matter what the hell you do, he'll get the last laugh...and it's real...and true. The devil really will get the last laugh in all cases without exception, and if I let myself think about that to long, I'd crack. I can't believe we have fans that can deal emotionally with that song... That's why I'm convinced that they don't know what it's about. It's why we play it towards the end of our sets.
It drains me, and it shakes me, and hurts like hell everytime I play it, looking out at thousands of people cheering and smiling, oblivious to the tragedy of it's meaning, like when you're going to have your dog put down and it's wagging it's tail on the way there. That's what they all look like, and it breaks my heart.

I wish that song hadn't picked us as its catalysts, and so I don't claim it. It asks too much. (very long pause). I didn't write that song."


"Street spirit è la nostra canzone più pura, ma non l'ho scritta io... si è scritta da sola. Siamo stati semplicemente i suoi messaggeri... i suoi "catalizzatori" biologici.
Il suo nucleo è un completo mistero per me.. e sai, non avrei mai nemmeno provato a scrivere una canzone così priva di speranze... Tutte le nostre canzoni più tristi hanno da qualche parte in loro, alla fine, un barlume di risoluzione... "street spirit" non ce l'ha..
E' il tunnel scuro senza luce alla fine di esso. Essa rappresenta tutta l'emozione tragica talmente dolorosa che il suono di quella melodia è l'unico modo per definirla.
Abbiamo tutti un modo di approcciare questa canzone... è chiamato "distacco"...specialmente per me... Io allontano il mio radar emozionale da quella canzone, o non potrei suonarla... Crollerei. Crollerei sul palco...ecco perché il testo è solo una serie di mini-storie o immagini visuali come opposte a una coesiva spiegazione del suo significato... Ho usato immagini impostate sulla musica che ho pensato avrebbero trasmesso l'integrità emozionale del testo e della musica insieme... Ecooc cosa intendo quando dico "tutte queste cose inghiottiranno tutto"... intendevo il "tutto emozionale", perché non riuscivo ad articolare l'emozione in me... sarei crollato... I nostri fan sono più coraggiosi di me a lasciare che questa canzone li penetri, o forse non realizzano cosa stanno ascoltando... Non realizzano che "street spirit" è sul guardare il diavolo dritto negli occhi... e sapere che non importa quello che farai, lui riderà comunque per ultimo... ed è reale... e vero. Il diavolo riderà davvero per ultimo in tutti i casi senza eccezioni, e se ci penso troppo, crollo. Non posso credere che abbiamo fan che riescono ad affrontare quella canzone per quanto riguarda le emozioni... Ecco perché sono convinto che non capiscano di cosa parli. Ecco perché la suoniamo sempre verso la fine dei concerti. Mi prosciuga e mi scuote e mi ferisce ogni volta che la suono, guardare migliaia di persone esultare e sorridere, immemori (ignari) della tragedia del suo significato, come se stessi per vedere il tuo cane morire mentre lui ti scondinzola davanti. Ecco come sembrano tutti, e mi spezza il cuore.

Avrei preferito che quella canzone non avesse scelto noi come suoi catalizzatori, e non la rivendico. Chiede troppo. Non ho scritto io quella canzone."

[Intervista e traduzione tratte da http://scatterbrain.altervista.org]

Typically...

Accidenti! Ma perchè tutti si ricordano che si devono laureare proprio prima di Natale (e soprattutto durante i miei esami)? Sono parecchi soldi e non posso rifiutare questi lavori, ma mi girano perchè oltre a dover abbassare i prezzi altrimenti non piglierei un lavoro (ma fino ad un limite, una ragazza un altro po' voleva le traduzioni gratis e l'ho gentilmente mandata a cagare...) sono nel periodo di Natale, dopo aver fatto gli esami, dove vorrei solo stare tranquilla e serena, ed invece c'ho tutte ste incombenze che aleggiano sulla mia testa tipo nuvoletta fantozziana che al primo cenno di scoramento iniziano a mandar giù tuoni e fulmini...

Ma è possibile che ci si debba ridurre così per far su quattro soldi? E' possibile che si debba contrattare i prezzi al ribasso, non dormire la notte per finire nei tempi richiesti da "loro", per cercare di racimolare quei pochi euro che mi consentono almeno di non chiedere a mia madre i soldi per i regali di Natale...

Ecco qua, come volevasi dimostrare: "non potresti scender un po' di prezzo?". Ma dico io, voglio vedere chi altro ti presenta una traduzione fatta in una settimana per 3€ a pagina, va bene che stiamo alla fame, ma un po' di dignità, io il lavoro lo faccio bene e pretenderei un po' di rispetto... Sembra che stiamo contrattando per due kg di mele al mercato...

Io sono davvero frustrata e abbattuta per questo, non riesco proprio a capire cosa cerchino le persone, vado loro incontro in mille modi e non basta mai... Mi sa che dovrò tornare a chiedere i soldi alla mamma...

Ah, per la cronaca, mi sono appena piegata ad ulteriori pretese, quindi, se non si fosse capito, l'idiota sono IO

giovedì, dicembre 11, 2008

Twilight parte seconda

Non ce l'ho fatta, ero troppo rosa dalla curiosità, volevo trovare le differenze, capire cosa ci fosse di travolgente in questi libri e così ho deciso e ho letto tutta la saga di Twilight...
Intendiamoci, non cambio molto idea sul film, ma una storia d'amore così idilliaca che dura per 4 lunghi ed intensi libri comincia a minare la mia fottuta razionalità sulla questione.




***ATTENZIONE*** SPOILER SUI LIBRI DELLA SAGA DI TWILIGHT - SE NON LI AVETE ANCORA LETTI E NON VOLETE ROVINARVI LA SORPRESA NON CONTINUATE NELLA LETTURA DI QUESTO POST




E' la storia più strana che io abbia letto, ma non tanto per l'idea in sé, in fondo un'umana e un vampiro non si vedono insieme molto spesso, piuttosto per la storia d'amore che dovrebbe fare da cornice, in realtà è la protagonista dei romanzi, un amore devoto, puro e incondizionato, appassionato ma così poco passionale, quasi fosse dominato più dalla razionalità che dai sensi... Questo la rende totalmente diversa da tutte le altre storie d'amore immaginarie ed inventate che ho letto fino ad ora, così idilliaca, così poco reale...


Nel primo libro la differenza con il film è immediata, mi sembrava troppo strano che Edward venisse descritto come timido ed incapace di gestire la situazione, anzi, nel libro è completamente dominato da una sicurezza di sé che non viene minata mai nell'arco del racconto. Indubbiamente lei resta sempre una rincoglionita ma almeno ha un senso il fatto che cade dalle scale dell'albergo finendo fuori dalla finestra e nessuno pensa al suicidio... Poi tra l'altro sia nel libro che nel film si sottolinea sempre che lei è scoordinata e inciampa ogni due per tre e poi la vediamo muoversi sinuosamente come uno scoiattolo tra le fronde di un'altissima sequoia...

La pecca più grande che ho trovato nei libri è stata la troppa immaginazione del lettore richiesta dall'autrice: nei punti chiave di coinvolgimento emotivo o di intimità lei fugge, limitandosi a stoppare l'azione con stratagemmi letterari diversi, lasciando tutto nelle mani del lettore.... Voglio dire, mai una scena di lotta furibonda, pure nell'ultimo libro, che pareva dovesse venir giù il finimondo, finisce con un "arrivederci e grazie" senza manco una goccia di sangue versata. Per non parlare delle scene di sesso, aspettate ed agognate dal lettore avido fino al quarto libro e trasformatesi in tanti puntini di sospensione. Anche la scena del parto di Bella, un momento crudo e truculento in cui Edward fa uscire la bambina strappando la carne della madre a morsi, viene descritta in modo superficiale sebbene le sensazioni dovessero esser quelle di Jacob, quindi molto forti, vive e terribili...
L'ultimo libro, poi, sembrava tirato per i capelli, come per dire "ok, ho un contratto da rispettare ed ora questo libro lo butto giù in un modo o nell'altro". La loro luna di miele così poco romantica, cioè hai passato libri interi a sottolineare l'assoluta devozione e l'amore incontenibile dei due e liquidi la aprte più importante con pagine così umane, troppo umane, che rovinano un po' l'idillio iniziale. E poi l'idea della bambina è troppo irreale... Come? Perchè? E lei vampira che conserva la sua razionalità di umana senza lasciarsi prendere dagli istinti... Troppo buonista, come se si volesse sottolineare che in fondo lei non si trasforma in un mostro, che resta comunque "umana"...
Da brividi, infine, l'idea di Jacob che ha l'imprinting (e quindi capisce che la donna con cui dovrà stare) con la figlia di Bella e Jacob che ha pochi anni di vita! Questa se la poteva risparmiare forse...

Comunque forse sono io che non riesco ad "allungare" troppo le storie,probabilmente avrei trovato perfetto Twilight con un finale del tipo lei in fin di vita che deve essere trasformata per non morire (che è esattamente quello che accade nella fine del quarto ed è assolutamente l'unico lieto fine possibile), senza tutti quei giri intorno, senza il matrimonio, senza la figlia, senza l'intreccio con Jacob. Due anime gemelle possono stare insieme anche così, in traquillità. Però io sono una persona troppo semplice, ed è per questo che non ho la "vena" della scrittrice, probabilmente in questo modo non sarebbe mai nato il mito, e ben venga, se è comunque un modo per far avvicinare alla lettura persone che a malapena leggono i libri obbligatori a scuola...

Ora il punto più discusso ovunque, questo Edward perfetto, bello e dannato, il sogno di ogni donna, devoto, appassionato, protettivo, geloso ma pronto a soddisfare ogni richiesta della propria fidanzata... In realtà forse un uomo così rasenterebbe davvero la perfezione, forse sarebbe davvero il fidanzato ideale per ogni donna, ma proprio venerdì scorso, dopo aver finito Twilight ed essermi fatta queste domande, sono uscita con il mio imperfetto fidanzato, e abbiamo cantato insieme in macchina, e riso e scherzato, e mi sono accorta che non avrei potuto chiedere niente di più...

Immaginare è bello, ma la realtà è molto più divertente...

venerdì, dicembre 05, 2008

Twilight

Presa dalla curiosità, divertita dalla recensione del libro da parte di Fed decido che, se anche non voglio andare a comprarmi il libro che probabilmente non mi piacerà, almeno cinque euro per il film riesco ancora ancora a cacciarle...

L'impressione che ho avuto nella prima parte del film è stata "che gatti attaccati ai maroni sti due!". Per rispondere ad un ciao ci mettono in media sette minuti scanditi da "ehm...uhm...ahm...", lei che pare davvero una deficiente, cioè ha delle uscite che manco Flavia Vento in dormiveglia: lui le dice che la vuole portare a conoscere la sua famiglia (di vampiri) e lei "e se a loro non piaccio?". MA TI PARE UNA COSA NORMALE DA DIRE?! Cioè rischi che andando a pranzo, la parte del dessert la fai tu e ti preoccupi di non piacere? Magari di gusto!!

E poi melenso, ma melenso che di più non si può, ho sentito una cosa del tipo "Bella ora sei tutta la mia vita". Oh ma cavolo trovati un hobby! Considera che vivrai in eterno, sai che due palle star sempre dietro a quella lì...

Che poi, pure la protagonista, la potevano trovare un po' più espressiva... Quasi quasi per il secondo libro provo a far fare il provino al mio pesce rosso, secondo me dà più emozioni... Sempre la stessa espressione, la stessa faccia, gli stessi occhi, pure quando rantolava in preda ai veleni del vampiro-stronzo c'aveva lo stesso sguardo un po' da rincoglionita...

Seconda parte un pelo più movimentata, per lo meno si vede un po' di sangue, che in un film di vampiri ci sta sempre bene, ma solite frasi melense da non mi lasciare mai a sei tutta la mia vita e anche oltre e tvtb e ioete3msc che rovinano l'action...

In definitiva la delusione è stata un po' mitigata dal fatto che ero consapevole di cosa stavo andando a vedere e ridevo anche perchè pensavo ai commenti di Fed e mi ci ritrovavo assolutamente, da Bella sfigata e rincoglionita a Edward con la sindrome premestruale. Ma va bene così.

mercoledì, dicembre 03, 2008

Ode al té col latte

L'uomo non possa dividere ciò che Dio ha deciso di unire: il té con il latte.

L'accoppiata più azzeccata mai creata dopo il sugo con i rigatoni, e forse Batman e Robin, ma su questo c'è ancora da discutere, sì ok, forse anche Cip e Ciop, e Qui, Quo, Qua (ma loro erano tre e non dovrebbero fare un'accoppiata), e magari anche la sciarpa con i guanti, ma non è questo il punto! Il punto è che il té con il latte è come i Woodies' del gusto, un'accoppiata vincente, che colpisce tutti i sensi...


VISTA: è il primo senso che nota la beltà della fusione, non appena avvicini il bricco del latte al té, di colore giallo scuro, quasi marroncino e quando si tuffa il latte nell'infuso vedi un'esplosione atomica dal caldo colore chiaro che trasforma il té in una mescolanza di colori e sfumature diverse fino all'ultimo movimento rotatorio del cucchiaino, quando il liquido diventa di un colore quasi perlaceo, uniforme e caldo.


ODORATO: come descrivere il misto di profumi e aromi che si intrecciano quando tuffi il latte nel té? Il profumo forte e deciso del té che viene smorzato dal delicato odore candido del latte, e lì capisci che sono fatti per stare insieme

UDITO: sentire lo scosciare del latte che dal bricco si inonda nel té e il tintinnio del cucchiaino che gira e gira per trovare la perfetta uniformità di colori ed odori è una danza delle fate...

GUSTO: che dire del gusto? Il té da solo sembra spoglio, quasi nudo, e hai le papille gustative che ti chiedono qualcosa di più, un gusto supremo, che titilli sia le corde più delicate che quelle più decise della bocca e renda ogni sorsata un'esperienza unica, con un retrogusto "lattoso" che sa quasi della propria infanzia...

TATTO: gira che ti rigira, col latte o senza, le dita te le scotterai lo stesso!

lunedì, dicembre 01, 2008

Juno



L'altra sera presa dal dolce far nulla mi sono lasciata convicere da critiche lette in giro sulla rete e da tutti i premi vinti a vedere Juno, praticamente la storia di una ragazzina di 16 anni che rimane incinta del suo migliore amico e che, dopo aver pensato all'aborto, si convince che la soluzione migliore è darlo in adozione.


Le intenzioni sono più che buone, la trama scende piacevolmente via, il personaggio principale è fortemente caratterizzato e davvero originale, anche se a volte irritante con quantità spropositate di "cioè" e altri intercalari tipici dell'adolescenza. Ci sono dei punti che mi rimangono poco "reali" e che rendono la storia quasi fastidiosa nella sua surrealtà, ovvero:

1) l'idiozia quasi patologica del migliore amico-ragazzo padre di Juno, che passa la vita a correre e consuma montagne di tic tac

2) le reazioni quasi naturali di Juno e soprattutto dei suoi genitori alla notizia della gravidanza. Lei chiama la sua amica dopo aver fatto un test di gravidanza nel bagno della drogheria sotto casa (chiacchierando tranquillamente col tipo del negozio del suo ritardo..) con una tranquillità poco umana, soprattutto per una sedicenne alle prime esperienze sessuali. I genitori vengono informati dopo poco dalla stessa Juno e non battono quasi ciglio, ma anzi, prima danno alla figlia appoggio in qualunque modo lei voglia risolvere senza manco una parvenza di cazziatone, e addirittura scherzano sulla scelta del tipo con cui ha fatto sesso... Una cosa davvero surreale...

Ma ho anche trovato degli spunti davvero originali, tra cui la scena secondo me più emblematica del film quando la matrigna di Juno le consiglia (e quasi le intima) di non scoperchiare le pentole di un matrimonio (dei probabili genitori adottivi, che poi divorziano, infatti, perchè lei fa riscoprire al marito la gioia di poter seguire le proprie passioni accantonate dopo il matrimonio). Delicato e struggente il momento del parto, in cui lei guarda il bambino ed ha ben chiaro in mente che nonostante il divorzio la madre adatta per lui è comunque Vanessa.

Interessante la scelta di far cantare a Ellen Page e Michael Cera una cover di "Anyone Else But You" dei Moldy Peaches, soprattutto per come viene presentata nell'ultima scena del film.

La scena più bella per me? Quando Juno chiede al padre se due persone possono amarsi per sempre e lui le risponde così:

"Il mio curriculum non è proprio adatto affinchè io possa darti una risposta, nonostante tutto io penso personalmente che la cosa migliore che puoi fare è trovare una persona che ti ami esattamente per quello che sei. Buonumore, cattivo umore, brutta, bella, affascinante e così via.
La persona giusta crederà che tu caghi rose dal sedere. Quella è la persona con cui vale la pena stare..."
Non credo si debba aggiungere altro...

giovedì, novembre 27, 2008

Thinking about you



Thinking About You - Radiohead

been thinking about you
your records are here
your eyes are on my wall
your teeth are over there
but i'm still no one, and you're now a star what do you care?
been thinking about you, and there's no rest
should i still love you still
see you in bed but i'm playing with myself
and what do you care when i'm not there
all the things you got
all the things you need
who bought your cigarettes?
who bribed the company to come and see you, honey?
been thinking about you
so how can you sleep?
these people aren't your friends
they're paid to kiss your feet
they don't know what i know
and why should you care when i'm not there?
all the things you got
all the things you need
who bought your cigarettes?
who bribed the company to come and see you?
been thinking about you

Quanti ricordi con una canzone... Il mio primo cd, Pablo Honey, ormai consumato, la scoperta di un nuovo mondo e di un gruppo che mi avrebbe cambiato la vita...

mercoledì, novembre 26, 2008

I sogni son desideri.... di felicità...

...MA ANCHE NO!

Stanotte ho sognato di essere incinta...

Capiamoci, non è che sono contro la figlianza, i bambini e tutte queste robine qui, ma la differenza tra ora e due anni fa è che ora non li vorrei!

Sono cambiate tanto le cose nell'arco di due anni, ho capito cosa voglio fare nella vita e mi voglio impegnare per ottenerlo, lavoro a stento, e poi comprare casa, con tutti i soldi che comporta, basta e avanza ora come ora...

Un figlio comporterebbe il tralasciare una cosa a scelta tra:
1) l'università;
2) tirocini e/o master vari;
3) trovare il tipo di lavoro che mi piace (visto che potrei dovermi spostare per un po'...)

E io non voglio rinunciare a nessuna delle cose per cui ho lavorato parecchio, soprattutto nell'ultimo anno e mezzo... Voglio avere il meglio per me stessa, almeno voglio provarci, visto che è probabile che, come quasi sempre accade, le cose non andranno come vorrei io...

Sono diventata egoista?

martedì, novembre 25, 2008

brutta bestia l'ignoranza...

"La cosa è semplice! Siamo tutti molto ignoranti e nell'ignoranza non ci può essere competizione"
(Gregory Bateson)


Nessuna citazione può essere più azzeccata di questa per descrivere come mi sento oggi...

Come dopo ogni lezione del prof. Panzarani anche questo pomeriggio mi sono sentita una terribile ignorante...
E' incredibile, ha una cultura eccezionale e io non conosco quasi nessuno dei libri che cita, dei film che trova interessanti, degli autori che dovrei aver letto, e delle notizie che dovrebbero essere approfondite.

E mi chiedo: ma cosa ho fatto fino ad ora? Ho 27 anni, e mi sembra di aver perso tempo sopra agli alberi con le scimmie... E io che credevo di essere sulla buona strada, di poter competere con la mia generazione ed invece la mia cultura è ibernata e mi sento davvero piccola in confronto a quello che vorrei, a quello che speravo di diventare alla mia età...

E' vero che non si finisce mai di imparare, che in fondo l'università serve anche a questo, ma qui la competizione è altissima, soprattutto ora che di lavori non ce ne sono e bisogna farsi trovare preparati e a maggior ragione in un campo così inflazionato come la psicologia e molto poco preso in considerazione come la psicologia del lavoro, e per "spiccare" in mezzo ad un branco di laureati bisogna spaziare a 360°... Io non credo di avere le conoscenze trasversali di un angolo ottuso e questo è molto frustrante, perchè non mi permette di potermi "modellare" a seconda della situazione che mi trovo ad affrontare, mi rende poco elastica, con una mente rigida e scarsamente eclettica...

Magari è arrivato il momento di andare oltre al concetto di cultura universitaria per cui esistono degli esami, con dei libri da studiare e finita lì, ma cercare di ampliare davvero il mio mondo come vorrei e dovrei aver fatto già da tempo...

domenica, novembre 23, 2008

perchè questo nuovo blog?

beh, è davvero una bella domanda, ma stamattina mi sono svegliata con l'intenzione di cambiare qualcosa della mia vita, e volevo cambiare qualcosa di semplice e che potessi tenere sotto controllo, niente tinture per capelli, diete strane o pensieri pericolosi, solo un nuovo blog, per dimostrare che questa volta la costanza sarà mia amica... Il punto è che io di cose ne avrei da dire, ma poi quando mi ritrovo davanti al computer non mi vengono più in mente quelle belle parole che pensavo sul pullman, a lezione, nel dormiveglia, in giro, in macchina e mi sono anche un po' stufata di non dire quello che penso per evitare di essere giudicata, per non dover mettermi in discussione...

In fondo è questo quello che voglio. Crescere. In tutti i sensi...
 

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