1969 -2011
martedì, novembre 29, 2011
martedì, novembre 22, 2011
Olio di Argan low cost?!
Stamattina sono andata a fare la spesa al centro commerciale e ho notato, nel reparto cosmetici, un’aggiunta di prodotti più “bio” (ovviamente tra virgolette perché non tutto è ottimo) e mi è caduto l’occhio su una marca che non avevo mai visto: Omia Laboratoires. C’erano prodotti come bagnoschiuma, creme per il corpo, all’olio di mandorle, all’olio di jojoba e all’olio di argan e in più c’erano anche le boccette in plastica (!!!) di olio di mandorle e di olio di argan. Il primo non ricordo quanto costasse anche perché non mi interessava, ma l’olio di argan veniva 4,30€, un prezzo irrisorio per questo tipo di olio, perché per ottenerlo con la spremitura a freddo servono tantissimi noccioli, quindi è decisamente costoso.
Ero tentata di comprarlo, visto che l’INCI dichiarava solo l’Argania Spinosa Kernel Oil, ovvero olio di Argan ottenuto con spremitura a freddo. Non ci potevo credere, ma ho cercato di essere razionale e sono tornata a casa senza la boccetta plasticosa, sperando di avere più notizie su internet.
Per prima cosa sono andata sul sito ufficiale di Omia Laboratoires in cui, a parte il prezzo di 7,70€ invece di 4,30€ nel negozio dove l’ho visto io, si diceva esattamente ciò che veniva riportato sull’INCI, ovvero:
L’olio di Argan della linea erboristica di OMIA laboratoires contiene puro olio biologico estratto a freddo esclusivamente con metodi meccanici, senza solventi chimici.
Dopo aver testato che anche il sito parlasse di puro olio di Argan e senza aggiunta di profumi, in modo da poterlo usare anche sul viso senza paura di allergie, ho consultato quello che, ora come ora, considero la mia bibbia dell’ecobio: il forum saicosatispalmi.org e lì ho trovato proprio il topic dedicato a questo prodotto. Già dai primi commenti tutti sembravano stupiti e sospettosi sul fatto che costasse così poco, così, andando avanti con la lettura ho scoperto innanzitutto che l’olio contiene profumo, nonostante nell’INCI non ce ne fosse traccia e poi che anche Stricia la Notizia si è insospettita per il prezzo così basso rispetto ai concorrenti e ha fatto partire un’inchiesta su questo olio. Dal servizio si è evinto che:
L'inviato Moreno Morello, dopo aver raccolto i dubbi dei telespettatori e di molti internauti, ha deciso di acquistare alcune confezioni di olio di Argan di varie marche e di una in particolare, che vende il prodotto a un prezzo notevolmente inferiore rispetto al valore di mercato. Le ha fatte poi analizzare dal dott. Marco Fidani, chimico farmaceutico del Laboratorio Unirelab, che ha dichiarato davanti alle telecamere del Tg satirico la totale assenza di olio di Argan nel flacone più economico [ovvero quello di Omia Laboratoires n.d.A.]. L'inviato di Striscia si è recato dall'azienda produttrice, non ricevendo però risposte chiare sul perché un olio così costoso sia messo in commercio a un valore quindici volte inferiore.
Insomma, pare non solo che l’olio nella boccetta non fosse purissimo, ma che non fosse proprio olio di Argan, ma contenesse tracce di olio di Jojoba.
Nel frattempo pare che la confezione sia cambiata, che la dicitura “100% olio purissimo” sia scomparsa e che sia stato aggiunto il profumo nell’INCI (anche se quella che ho visto io non ce l’aveva) ma comunque non avrò mai la certezza che l’olio contenuto nella boccetta sia di Argan (anche se non “purissimo”) se non facendolo analizzare e sicuramente anche dopo questi cambi di rotta (semmai fossero anche sostanziali e non di facciata) non comprerò mai da quest’azienda, perché ho trovato scorretto e poco etico il comportamento adottato: e se uno fosse allergico a dei componenti di cui non dichiarano le “tracce”?
Qui potete trovare il link all’inchiesta di Striscia la Notizia
lunedì, novembre 21, 2011
Ci facciamo sempre riconoscere…
Ecco cosa ho letto proprio adesso entrando nel sito di Minerals Will Work 4 U, che vende trucchi minerali:
ITALIAN CUSTOMERS PLEASE CHOOSE REGISTERED POST, AS WE CAN NOT BE HELD RESPONSIBLE FOR LOSS OR DAMAGE TO STANDARD POST ORDERS. THERE HAVE BEEN TOO MANY PARCELS GONE MISSING IN THE ITALIAN POST AND WE NO LONGER CAN AFFORD TO SEND REPLACEMENTS EVERY TIME THIS HAPPENS. IF YOU STILL PREFER TO CHOOSE STANDARD POST YOU TAKE SOLE RESPONSIBILITY FOR YOUR ORDER. IF IT GETS LOST IN THE POST WE WILL NO LONGER REFUND OR REPLACE. PLEASE DO NOT ORDER IF YOU ARE NOT HAPPY WITH THIS CHANGE.
Se volete leggerlo direttamente dal sito è qui
Grande, grandissimo imbarazzo…
lunedì, novembre 14, 2011
Terrorismo psicologico
Oggi in piscina ho assistito ad un dialogo tra una tizia e suo figlio che poteva avere cinque anni.
Bimbo: “Mamma, non ci voglio venire più in piscina, non mi piace”
Mamma: “Certo, tesoro. Mi dirai tu se e quando vorrai tornare. Però… mamma è contenta se tu vieni in piscina, a mamma piace che tu faccia nuoto, mamma sarebbe tanto felice se tu continuassi. E tu non vuoi far piangere la mamma, vero?”
Bimbo: “No, mamma, non piangere, ci torno in piscina”
Storie di ordinaria educazione moderna delle prossime generazioni.
lunedì, novembre 07, 2011
Blog a impatto zero
"Il mio blog è carbon neutral" è un'iniziativa che ha l'obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica. Noi piantiamo 1 albero per il tuo blog e in questo modo neutralizziamo la tua produzione di anidride carbonica per 50 anni!
Secondo il Dr. Alexander Wissner-Gross, attivista ambientale e fisico di Harvard, un sito web produce una media di circa 0,02 g di CO2 per ogni visita. Assumendo 15.000 pagine visite al mese, questo si traduce in 3,6 kg di CO2 l'anno. Questa produzione è legata soprattutto al funzionamento dei server.
Anche se dipende comunque da diversi fattori, la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) calcola che un albero assorba ogni anno in media circa 10kg di CO2. Noi consideriamo prudentemente 5kg l'anno per ogni albero.
Un albero neutralizza le emissioni di CO2 del tuo blog, per 50 anni! Come mostra il conto sopra indicato, il tuo blog produce almeno 3,6kg di CO2 l'anno, un albero ne elimina 5 e vive in media 50 anni! Aiutandoci a piantarne uno, insomma, puoi continuare a scrivere sul tuo blog per il prossimo mezzo secolo!
A Göritz, presso Coswig (regione di Saxony-Anhalt), è in corso un progetto abbastanza importante, con la piantagione di 27,000 alberi su 3,4 ettari. L'area è un terreno soggetto a forestazione per la prima volta e si trova sulla strada B107, sulla destra appena prima di arrivare appunto al piccolo villaggio di Göritz.
Per maggiori dettagli sul progetto, la scelta delle piante e l'ecosistema in cui si inserisce, visita http://www.iplantatree.org/project/7
- Scrivi un post sul tuo blog su questa iniziativa di Doveconviene.it, dicendo che il tuo è un blog o sito ad impatto zero;
- Scegli il bottone che preferisci tra quelli qui sotto e inseriscili sul tuo blog, ad esempio nella barra laterale;
- Segnalaci il link del tuo post scrivendo a co2neutral@doveconviene.it;
- Noi pianteremo un albero per te, rendendo il tuo blog a impatto zero di CO2 !
sabato, novembre 05, 2011
Shopping ecobio
Considerando che devo tenere alto l’onore e la nomea di “blog inutile per eccellenza” per questo spazietto, oggi devo comunicare al mondo lo shopping che ho fatto qualche giorno fa nel negozio fisico Sai Cosa Ti Spalmi (fortunella io ad averlo nella mia città) di cosmesi ecobio. Ero andata solo per comprare un bagnoschiuma, ma poi un acquisto tira l’altro e sono uscita con diversi prodottini. Le foto e i link sono presi dal sito saicosatispalmi.com
Il primo acquistino è il docciaschiuma Bjobj al Riso, nella confezione da 400ml. Provato stamattina, delicato, poco schiumoso e dalla consistenza di un latte. Il profumo è delizioso e poco invasivo, decisamente approvato!
Già che c’ero ho preso anche un balsamo labbra, ho scelto il Lavera soft rosé, con 10 oli e biologici e cere, leggermente rosato. Ovviamente l’ho provato non appena sono uscita dal negozio e sono rimasta piacevolmente stupita. Si spalma agevolmente e rende le labbra morbide per diverse ore, senza doverlo ripassare continuamente, come mi capitava con i ben più blasonati (e zeppi di paraffine e petrolati) Labello. Ero un po’ tutubante solo per il colore, visto che non avevo idea della quantità e del colore del pigmento, ma anche lì è stata una scoperta positiva perché il colore è molto discreto, rosato, ma senza eccessi.
Ho preso poi una crema viso da alternare alla mia crema (da finire) dell’erbolario all’olio di argan che mi fa trasudare e che trovo un po’ troppo pesante per il mio tipo di pelle, ovvero la Verdesativa – Crema bioattiva day&night da 50ml. La crema non l’ho ancora iniziata, ma il barattolino è davvero bellino, e all’interno ho trovato un campioncino di antiage (che sia un messaggio subliminale visto che ho appena compiuto 30 anni? No, crema antirughe, non mi avrai, per ora!)
Infine, visto che volevo uno “sfizietto”, ho preso una crema mani della Bio Bio Baby da 40ml, quindi formato piccino da poter portare in giro, alla fragola. La profumazione è golosa e persistente, ma non è particolarmente nutriente e dopo già un’oretta sento l’esigenza di spalmarla di nuovo, quindi decisamente uno sfizietto profumato piuttosto che una crema per le esigenze nutritive invernali delle mie mani.
Direi che ho finito gli acquistini ecobio, devo solo ricomprare la mia crema corpo preferita, quella della Lavera cocco e vaniglia, che prendo al maggiociondolo visto che a sai cosa ti spalmi non la vendono. Beh, dire “solo” è un po’ riduttivo, sono decisamente in astinenza e non riesco a tornare ad usare le altre creme corpo, mi sembrano sempre poco idratanti, non si assorbono anche spalmandole per diversi minuti e il profumo scema velocemente. Sembra che nessuna crema non ecobio abbia le stesse caratteristiche positive della mia adorata Lavera cocco e vaniglia (e non smetterò mai di ringraziare Lolla AKA MisStrawberryFields per averla recensita e avermela fatta conoscere).