domenica, dicembre 05, 2010

Poi dicono che sono polemica…

…ma mi ci fanno essere! L’altro giorno, tornando da L’Aquila, ho beccato l’autista più odioso della storia. L’elenco degli episodi sarebbe lunghissimo, ma giusto per citarne qualcuno:

1) Non ha aperto il portellone bagagli dicendo che si sarebbe fermato dopo una ventina di minuti, costringendo diversi ragazzi a viaggiare con le valigie sulle gambe per un po’;

2) Siparietto con un ragazzo: Ragazzo: “Qual è la fermata vicino alla stazione di Pescara, la prima? La seconda?”. Autista:” Si, ci fermiamo lì”. Ragazzo basito.

Alla fine gliel’ho detto io che era la fermata del capolinea.

3) Siparietto con una ragazza: Ragazza: “Scusi, ma si ferma al terminal?”. Autista: “Secondo te?”. Ragazza sconvolta.

Ma brutta testa di cazzo, secondo te se lo sapessi verrei a sprecare il fiato chiedendolo a te e facendomi pure trattare male?

4) E’ stato tutto il tempo nel tragitto fino al Terminal a parlare al cellulare, manovrando il mezzo con una mano in scioltezza, come se lo facesse da sempre…

Ora dico io, capisco che siamo studenti e ci lamentiamo poco per queste cose, capisco che i pullman non li paghiamo, ma almeno a casa ci vorrei arrivare intera e magari senza essere costretta a portare una valigia in braccio!

martedì, novembre 30, 2010

Citazioni...



Per la terza volta sto vedendo "La verità è che non gli piaci abbastanza", film sicuramente non impegnato ma che io adoro... Sono bellissimi alcuni dialoghi...

"Una volta un uomo mi ha lasciato un messaggio vocale in ufficio così l'ho richiamato a casa, lui mi ha mandato un'email sul blackberry e io un sms sul cellulare, lui mi ha risposto con un'email al mio indirizzo privato e così è sfumato tutto! Io rimpiango i giorni in cui c'era solo un numero di telefono e una segreteria telefonica e in quella segreteria telefonica c'era una cassetta e su quella cassetta o c'era un suo messaggio o non c'era. Adesso invece devi correre a controllare tutti i portali solo per sentirti rifiutata da sette tecnologie diverse. E' stressante!"

"E' un laminato!"
"Non è un rivestimento di legno vero?"
"No! Sono perfettamente uguali ma costa cento volte di meno"
"Ah... Voglio lo stesso mettere il legno vero"
"Perchè? Ma se non riesci a vedere la differenza?"
"Non è questo il punto"
"E qual è il punto?"
"Non mi piace il modo in cui finge di essere legno. Sai.. se non sei legno, non cercare di sembrare legno."

"E' una balla la storia della scintilla!"
"Davvero?"
"Tutta una balla."
"Illuminami."
"Noi uomini abbiamo inventato la scintilla per poter non richiamarvi, per trattarvi male, tenervi sulla corda, per poi convincervi che l'ansia, le paure, le incertezze che ne derivano in realtà sono la vera scintilla e voi donne ve la bevete, ve la mandate giù e vi piace, vi piace perchè vi nutrite di questi drammi, tutte voi amate il melodramma."

"Beh, il mio primo marito era un uomo banale: l'ho trovato a letto con la segretaria tettona tornando in anticipo da un viaggio alle maldive, era così prevedibile! (sono stata male per lui); il mio secondo marito era un pizzico più creativo: mi ha tradita cn mia sorella, ma mi ha fatto persino credere di essere matta a sospettarlo, quindi un po' di giochi mentali, di intrighi. Ma il mio ultimo marito era una perla rara: era un fenomeno nel coprire le tracce, ho controllato gli elenchi delle sue telefonate, le fatture della carta di credito, l'ho fatto seguire in numerose occasioni e non ho mai trovato un solo straccio di prova. E' stato solo dopo che é morto che finalmente ho saputo della proprietà che aveva con la sua amante austriaca. Ma, il vero maestro sono io devo ammetterlo: tre mariti, duemila amanti e mi devono ancora beccare."

martedì, novembre 02, 2010

Si dice che siano solo luoghi comuni…

…sì, lo so, sono catene da email o girano nei messaggi di Facebook, ma a me ha fatto sorridere e la condivido A bocca aperta

Giovanni si sente attratto da Teresa. Le propone di andare al cinema e lei accetta.
Si divertono. Sere dopo lui la invita a cena, e dopo stanno bene.
Nel giro di poco tempo nessuno di loro vede più altri. Una sera in auto, rincasando, Teresa senza pensarci dice:
"Hai pensato che oggi sono 6 mesi che ci vediamo?".
Si fa silenzio in auto. A Teresa quel silenzio sembra pieno di significati. Pensa:
"Forse gli avrà dato fastidio che abbia detto questo, forse crede che io voglia forzarlo a prendersi un impegno che lui non desidera o del quale non è sicuro".
Ma Giovanni sta pensando: "Ma guarda, sei mesi..."
E Teresa pensa: "Ma neanche io sono sicura di volere questo tipo di rapporto. A volte mi piacerebbe avere un po' di libertà, per aver tempo di pensare a ciò che voglio veramente... Continueremo a vederci a questo livello di intimità? Sono pronta per questo impegno? Conosco davvero quest'uomo?".
E Giovanni pensa: "Quindi questo significa che era... vediamo... febbraio quando iniziammo, giusto dopo aver lasciato l'auto dal meccanico, cioè... vediamo il contakm... *****!, devo cambiare l'olio!".
E Teresa pensa: "E' sconvolto. Glielo leggo in faccia. O forse sto interpretando male. Forse vorrebbe di più dal nostro rapporto, più intimità; forse lui ha sentito prima di me che ho delle riserve. Sì, è questo, ha paura di sentirsi rifiutato".
E Giovanni pensa: "Devo dire loro di guardarmi di nuovo il carburatore. Questa cosa cammina come un camion dell'immondizia".
E Teresa pensa: " E' arrabbiato. Anche io lo sarei. Dio, mi sento così colpevole, facendogli passare questo, ma non posso evitare di sentirmi come mi sento. E non mi sento sicura".
E Giovanni pensa: "Mi diranno che ha solo tre mesi di garanzia!".
E Teresa pensa:" Forse sono troppo idealista, aspetto che arrivi il principe azzurro sul suo cavallo bianco quando ho al mio fianco una persona comune, buona, con la quale mi piace stare, che è importante per me e alla quale io importo. Una persona che soffre per le mie egocentriche fantasie da adolescente romantica".
E Giovanni pensa: "Vogliono una garanzia? Gliela dò io la garanzia.."
"Giovanni!", dice Teresa a voce alta.
"Cosa?". dice Giovanni sorpreso
"Per favore non ti torturare così" dice lei con gli occhi velati di lacrime: "forse non avrei dovuto dirti...O Dio, mi sento così..." e si interrompe singhiozzando.
"Cosa c'è?" dice Giovanni.
"Sono così stupida" singhiozza Teresa: "voglio dire, lo so che non esiste quel principe. Non esiste né cavaliere né cavallo..."
"Non c'è il cavallo?" dice Giovanni stupito.
"Pensi che sono stupida vero?" dice Teresa.
"Ma no" dice Giovanni, contento di avere finalmente una risposta certa.
"E' solo che... ho bisogno di un po' di tempo" dice Teresa. C'è una pausa di 15" durante la quale Giovanni pensando più velocemente che può, cerca una risposta.
Finalmente gliene viene in mente una: "Certo, ti capisco" dice.
Teresa emozionata, prende la sua mano: "Oh, Giovanni davvero pensi questo?".
"Ah" dice Giovanni "sì, sicuramente...".
Teresa si volta per guardarlo e fissa i suoi occhi, rendendolo alquanto nervoso per quello che lei gli potrà dire, soprattutto se ha a che vedere con un cavallo.
Alla fine lei gli dice: "Grazie Giovanni".
Lui la accompagna a casa e lei va a letto.
Essendo un'anima che si tortura, piange fino all'alba.
Intanto Giovanni torna a casa, apre un sacchetto di patatine, accende la tv e si immerge nella replica di una partita di tennis tra 2 giocatori sconosciuti.
Una debole voce in un angolo recondito della sua mente gli dice che qualcosa di importante è successo nell'auto, ma è sicuro che non c'è modo di capirlo: meglio non pensarci.
Il giorno dopo Teresa chiamerà una delle sue amiche e parleranno della cosa per 6 ore di seguito. In forma dolorosamente dettagliata, analizzeranno tutto ciò che lei ha detto e tutto quello che lui ha detto, ritornando su ogni punto una e più volte, esamineranno ogni parola, considerando ogni possibile ramificazione. Continueranno a discutere per settimane, senza arrivare a conclusioni ma senza mai annoiarsi.
Intanto Giovanni un giorno, guardando una partita di calcio con un amico, distrattamente dirà: "Luca, sai se Teresa ha un cavallo?"...

mercoledì, luglio 21, 2010

You will always on my mind…

Sei riuscito a farmi piangere ancora, a distanza di anni.

Pensavo che mai più niente di te mi potesse toccare, sentimenti persi e sepolti da anni di un amore adolescenziale, il primo batticuore della mia vita, anche se tu non mi hai mai considerata, non hai mai pensato a me neanche un minuto, e io per anni mi sono trascinata dentro il mio sentimento per te, con i tuoi no, i tuoi rifiuti.

Avevo 13 anni quando ti ho conosciuto, in quel campeggio di ragazzini cattolici dove tu probabilmente neanche volevi venire. Avevi un paio di anni più di me e nessuna intenzione di seguire le regole, con i tuoi stivali con i buchi sui tacchi e le sigarette buttate ovunque. Lo so che mi odiavi, e devo dire anche anche io in quel periodo non ero molto sopportabile, eppure non mi sono innamorata di te in quel momento, non ho pensato subito a quel biondino con il naso aquilino che faceva di tutto per scandalizzare le ragazzine e per far capire che “lui non ci stava”. No. Ci ho messo un po’ per capire cosa sentivo per te, mesi forse. Quando siamo tornati non ci siamo visti per l’estate, poi, iniziata la scuola, ho capito che ti guardavo in modo diverso, che quella tua arroganza adolescenziale mi attraeva come non mi sarei mai aspettata, anche se tu, come hai sempre fatto da allora, non mi hai mai manco guardata.

Sono stati anni difficili, quelli del liceo. Ho avuto delle relazioni, ma paragonavo tutti a te e non c’era storia, sai? Ci ho messo tanto a dimenticarti, a pensare che era finalmente ora di voltare pagina. E’ parecchio che la mia mente non ti pensa più e il mio cuore non batte forte quando ti vedo, anche se i ricordi sono vividi e a volte fanno ancora male.

Ho conservato ancora la margherita che mi hai dato in quel campeggio di ragazzini cattolici, ci credi? Sono passati 16 anni e lei è ancora lì, dentro al libro di Wilbur Smith che mi ero portata al campeggio. Non so perchè allora la conservai, forse già sapevo che saresti diventato importante per me, che il mio cuore ti sarebbe appartenuto per parecchio tempo… Ricordo perfettamente che stavo sul muretto dietro alla casa, vicino al campo di pallavolo, e tu sei arrivato lì camminando sul muretto, e avevi quella margherita infilata nel buco dell’orecchino all’orecchio, e poi te la sei sfilata e me l’hai regalata, e non so neanche perchè, visto quello che pensavi di me in quel periodo…

Ora le cose sono cambiate, ho trovato l’amore della mia vita, e quello che provo è ben diverso da quello che provavo per te, è maturo e profondo, ma è un sentimento che ho scoperto grazie a te, dovresti esserne quasi contento…

Ho sempre pensato che prima o poi ci saremmo visti e avremmo parlato: ti avrei raccontato, ridendo, di quello che provavo per te, dell’amore folle e immaturo che mi ha devastato per anni, di tutti i pomeriggi passati a girare per Piazza Salotto e Pac Mania in cerca di te, o per gli stabilimenti, o per le scuole, per vederti anche un solo attimo, e cogliere un tuo sorriso, anche se non per me; ti avrei parlato di come hai cambiato la mia vita, di come, forse, mi hai resa quella che sono adesso, di quanto sei stato importante per me, e di quanta parte della mia adolescenza ti sia appartenuta. Ho sempre pensato che l’avremmo fatto, perchè era da tempo che ero pronta a questo…

…ma tu non mi hai aspettata, e sei andato via per sempre.

Addio Antonio. Un pezzetto del mio cuore ti apparterrà per sempre.

lunedì, giugno 21, 2010

50 in un anno (con 6 mesi di ritardo!)

Anche quest’anno come quello scorso ho voluto aderire all’iniziativa di Fed, di 50 libri letti in un anno.

Lo scorso anno secondo aNobii mi sono fermata a 24, ovviamente senza contare i volumi con più libri al suo interno. Quest’anno, proprio per contare tutti i libri, farò un elenco qui che aggiornerò con un post per ogni libro terminato.

1) Dracula – Bram Stoker;

2) Rispetto. La dignità umana in un mondo di diseguali – Richard Sennett;

3) Ragazze – Lina Sotis;

4) Le cronache di Narnia: Il nipote del mago – C. S. Lewis;

5) Le cronache di Narnia: Il leone, la strega e l'armadio – C. S. Lewis;

6) Le cronache di Narnia: Il cavallo e il ragazzo C. S. Lewis;

7) Le cronache di Narnia: Il principe Caspian C. S. Lewis;

8) Le cronache di Narnia: Il viaggio del veliero C. S. Lewis;

9) Le cronache di Narnia: La sedia d'argento C. S. Lewis;

10) Le cronache di Narnia: L'ultima battaglia C. S. Lewis;

11) Anna dai capelli rossi – Lucy M. Montgomery;

12) La spada della verità: L’assedio delle tenebre – Terry Goodkind;

13) La spada della verità: La profezia del Mago – Terry Goodkind;

14) Il diario del vampiro: Scende la notte – Lisa J. Smith;

Sono un po’ indietro statisticamente, ma spero con l’estate di recuperare un po’ :)

lunedì, giugno 07, 2010

Ma che domande...

L’altra mattina sono venuti a montarmi la cucina. Il tizio appena entrato in casa mi chiede se mio marito (!!!) è interista.
Mi guardo intorno in cerca di indizi ma non ne trovo.
Lui indica il terrazzo.
Lo guardo stupita, continuo a non capire.
Mi dice: “Eh, ho visto la bandiera sul terrazzo, è come la maglia dell’Inter”.




Eccola:

Mai che si fosse capito che è una Croce di San Giorgio, dell’Inghilterra, in attesa dei mondiali.
Gli ho detto semplicemente di no. Direi che basta e avanza, no?

giovedì, marzo 25, 2010

Ma non ci crede proprio nessuno?

Ieri mi ha chiamata un mio amico per farmi gli auguri per il compleanno (eh sì, era il mio compleanno :D), ad un certo punto chiude frettolosamente la telefonata e mi chiama dopo due minuti dicendomi che l’aveva fermato la polizia perché stava parlando al cellulare in macchina, poi in realtà era un suo amico (non so se poliziotto o cosa) che l’ha un po’ fatto spaventare scherzosamente. Ho riso un po’ per la situazione decisamente surreale (non devi avere proprio un cazzo da fare per mostrare la paletta ai tuoi amici mentre sei in servizio per divertimento…) e lui, notoriamente un tipo con cui è impossibile discutere e decisamente inconvincibile, se l'è presa tantissimo augurandomi che mi capiti la stessa cosa (lo so, non è molto carino, ma abbiamo un rapporto un po’ così, con maledizioni incorporate). Quando gli ho detto che generalmente non commettevo infrazioni in macchina non ci ha creduto e ha continuato a sproloquare augurandomi che mi beccassero senza cintura o mi multassero per parcheggio in doppia fila…
Ecco, questa è la premessa, perchè generalemente se dico che in macchina commetto grandi infrazioni non ci crede nessuno...
  1. 1. in macchina non parlo al cellulare, ho l'auricolare per viaggi lunghi, per quelli più brevi se chiamano non rispondo o mi fermo;
  2. 2.  non passo col semaforo nemmeno arancione (a meno che non ho già impegnato l'incrocio) suscitando le lamentele di chi sta in macchina con me;
  3. 3.  non supero i limiti di velocità ovviamente restando nel sensato, va da sé che su una strada extraurbana in mezzo alle colline di notte, con limite 30 comincerei a sentirmi un tantino ridicola...
  4. 4.  mi fermo in prossimità delle strisce pedonali, se ci sono pedoni in procinto di attraversare. Sempre. (E da pedone attraverso solo sulle strisce, anche qui prendendomi dietro gli insulti di quelli che stanno con me perchè devono fare qualche metro in più, che sfortunelli, eh?);
  5. 5.  non parcheggio in doppia fila;
  6. 6.  non parcheggio sulle strisce pedonali;
  7. 7.  non parcheggio dove c'è divieto di sosta/fermata e dove non si può per qualunque motivo;
  8. 8.  metto sempre la freccia quando devo svoltare e, sì, anche in rotonda, visto che mi da un fastidio enorme quando devo aspettare perchè non so dove diavolo andrà a girare quello entrato in rotonda che ha la precedenza...
  9. 9.  metto sempre la cintura, oramai mi sento un po' strana senza...
Ovviamente queste regole, sbagliato che sia, non le ho rispettate quando ci sono stati episodi di grave pericolo, quando sono dovuta sfrecciare a casa di mia sorella perchè mia nipote era caduta e c'ero solo io in città, lì sono passata con il rosso a tutti i semafori e ho sorpassato chiunque (che con la mia seicento non è sempre facile), e me ne sarebbe fregato poco della multa, dei punti e quant'altro, per quanto non sia molto corretto, secondo me, rischiare magari incidenti andando troppo veloce o non rispettando i semafori...
Lo so, è un post noioso, perchè a volte so di esserlo io, noiosa, soprattutto alla guida, ma almeno risparmio dei soldi delle multe (perchè tanto gli sfigati che ci capitano sono sempre quelli che commettono l'infrazione una volta sola, e io sarei sicuramente una di quelli...) e mi avveleno di meno. Ovviamente non contando gli altri che sono alla guida. Ma quello è un capitolo a parte di cui vi annoierò un'altra volta.

sabato, marzo 20, 2010

Omaggio a Roberto Lombardi

Non trovo le parole giuste per commentare la tragedia e mi affido a chi lo conosceva sicuramente di più.

Addio Professore…

venerdì, febbraio 19, 2010

Quando si dice la creatività…

Oggi mi è arrivato il report delle statistiche di questo blog (sempre pessime ovviamente, ma non mi aspetto di essere una persona popolare per quattro minchiate che scrivo una volta ogni tanto).

Generalmente non ci faccio molto caso, vedo quelle grosse freccione rosse verso il basso, mi deprimo due minuti, altri due li passo a convincermi che adesso inizierò a scrivere cose utili e interessanti e poi me ne dimentico… Questa volta però ho avuto l’idea di fare un giro nell’account delle statistiche (shinystat per la cronaca) e mi è balzata all’occhio una sezione che ho sempre snobbato, ovvero quella delle Chiavi di Ricerca con cui dai motori di ricerca vengono su questo triste e inutile blog. Ebbene ho riso per un quarto d’ora per le assurdità che cerca la gente in rete, quindi ho pensato di risollevare le sorti dello spazio di Sally Cinnamon con una risata, così vi posto le migliori, secondo me:

“i peli fanno attrito nel nuoto” (beh, dipende se non ti fai il depilé da sei mesi e c’hai una foresta di liane magari sì…);

“che cesso mirca federer” (sarai bella te…);

“fottuta a 16 anni” (eh, beh, un bel guaio…);

“ki figo sullo schienale della panchina facebook” (credo di aver bisogno di qualcuno che mi faccia l’analisi logica di questa frase…);

“avere accaunt per blog” (ora, se ho scritto la parola “accaunt” in questo blog vi permetto di inviarmi un virus);

“pochette uomo modi per piegarla” (esistono delle pochettes per uomo? E soprattutto SI PIEGANO?!)

“voglio sapere tutta la frase che finisce con la persona giusta pensa che caghi rose dal sedere” (come usi tu i motori di ricerca, nessuno ci riesce…);

“www facebbok amore mio foto com” (tu c’hai grossa crisi…);

“i surrogati del pene” (mmm… );

“ben barnes ha le mestruazioni” (con questa sono morta, realmente…);

“diciassettenne fottuta” (beh, dai, meglio farsi fottere a 17 anni che a 16, no?);

“la cc è una macchina sportiva?” (e lo chiedi a me che c’ho una Seicento?);

“posso studiare in un bar?” (ma che domanda è?);

“è normale essere depressa durante il ciclo?” (mah, io una visitina psicologica me la farei…);


Comunque a parte tutto la parola più cercata è APERITIVO CENATO! SUL MIO BLOG?! E’ un segno che a questo mondo c’è qualcosa che non va…

lunedì, febbraio 08, 2010

What's in my bag #2

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E meno male che ho deciso di leggere “Le cronache di Narnia” a casa…

sabato, gennaio 23, 2010

Sex explained graphically by pens

A volte la genialità di alcuni è davvero sorprendente.

Vi confesso che ho riso parecchio… :)
fonte: http://9gag.com/gag/17170/
 

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