mercoledì, dicembre 23, 2009

Natale 2.0

Oramai non si spediscono più cartoline comprate, fatte a mano, personalizzate, scritte con la penna e l'inchiostro, con le proprie parole, i propri pensieri, i propri auguri...

Prima arrivarono gli sms, quando ci fu il boom dato dalle promozioni natalizie dei gestori di telefonia mobile che ti permettevano di mandare sms a tutti a poco, pochissimo... Sicuramente poco originale, dato che si mandava lo stesso a decine e decine di amici e parenti, ma per lo meno nella maggior parte del casi erano pensieri comunque propri, personali...

Poi è arrivata l'era delle-mail, e arrivavano catene e catene di allegati con alberi di Natale illuminati e allegre musichette festose, gnometti e pacchi dono, sicuramente più scenografico dell'sms, ma forse meno personale, meno *caloroso*.

E adesso?

Ora gli auguri si fanno "taggando" una persona in una foto natalizia su Facebook. Il che prende il brutto dell'sms (la poca originalità, visto che ogni persona "tagga" più amici possibile in ogni foto) e delle mail (l'impersonalità, considerando che sono generalmente foto già composte in cui non si aggiunge niente, nemmeno una frasetta piccola piccola...).

Sarò tradizionalista, antica, legata al passato, ma io mando ancora biglietti di auguri per posta ai miei amici lontani, con una frase diversa per ognuno di loro, per far capire quanto mi mancano, e quanto vorrei poter passare le feste con loro...

Ma per una volta anche io voglio infrangere questa tradizione e augurare Buon Natale a tutti, quelli che ho nel cuore e quelli che vedo una volta ogni tanto, quelli che sento tutti i giorni e quelli di cui mi ricordo a malapena il nome, ma in fondo a Natale non siamo tutti più buoni?

E allora Tanti Auguri a Tutti Voi!

sabato, dicembre 12, 2009

Letterina di Natale

Caro Babbo Natale,

come va? Io credo che ti vada tutto bene, voglio dire, lavori solo una notte all’anno e rendi tutti contenti, vorrei vedere che non stai bene…

Comunque parliamo di me, perchè è per questo che ti scrivo. Non pensare che ti chieda la pace nel mondo o berlusconi che si redime e si fa processare, c’ho tanti di quei problemi io, che quest’anno voglio pensare solo a me stessa…

Comunque, quest’anno sono stata davvero buona, sai? Non ho fatto spese scriteriate, ho curato (più o meno) la mia nuova casetta, non ho mai appiccicato mia sorella al muro nonostante ne abbia avute piene ragioni, ho cucinato per il mio fidanzato (quando c’era qualcosa da mangiare ovviamente, altrimenti via di take away), e ho lavorato e studiato nonostante tutto, il terremoto, i capi che ti esauriscono e quei quattro soldi che ricevi che non ci ripaghi manco la benzina… Ecco, visto che sono stata buonissimissima, ecco la mia listina di regali.

1) Un comodo e-book reader. Sai, a volte mi capita di finire un libro quando sono in giro, in fila alle poste, o in viaggio per l’università e restare senza è veramente frustrante…

Guarda com’è carino, e ci sono tanti libri dentro e anche quotidiani e gli appunti delle lezioni…

 

2) Un bel Nokia N97. Certo, ce l’ho già un cellulare, ma la voglia irrefrenabile di possedere quell’oggetto tecnologico mi fa dimenticare che il mio funziona benissimo.

Guarda com’è carino… Guarda i miei occhietti come brillano quando ci poso lo sguardo… Non vedi la felicità nel mio viso?

 

3) una cucina Veneta Cucine… Proprio il mio stile, vero?

Dovrò pur iniziare a cucinare prima o poi, no? E non c’è niente di meglio che farlo a Natale…

4) Una Fiat Sedici. Non che non ami Guendalina, la mia Seicento, però credo che sia quasi ora per lei di avere l’eterno riposo, dopo tutti questi anni…

Sì, lo so che tutte le altre ragazze ti chiedono la Mito o la Nuova 500, ma dopo tutti questi anni non hai ancora capito che non sono come tutte le altre ragazze?

5) un buono da 1000 euro di libri

Credo che tu capisca perfettamente cosa significhi avere *bisogno* di libri… In fondo anche tu stai 364 giorni all’anno senza far niente, avrai anche tu le tue letture quotidiane, credo… Eh beh, le avrei anche io, se potessi permettermi di comprare un libro a settimana…

Allora caro Babbino, che ne dici dei miei pensierini natalizi…?

Allora?

Mi sa che era meglio la storia della pace nel mondo, vero?

lunedì, dicembre 07, 2009

Un tempo per ogni cosa

C'è una stagione per ogni cosa
e un tempo per ogni evento sotto il cielo

Un tempo per nascere
e un tempo per morire.

Un tempo per seminare
e un tempo per raccogliere.

Un tempo per uccidere
e un tempo per curare.

Un tempo per demolire
e un tempo per costruire.

Un tempo per piangere
e un tempo per ridere.

Un tempo per il dolore
e un tempo per la gioia.

Un tempo per gettare sassi
e un tempo per raccoglierli.

Un tempo per abbracciare
e un tempo per sciogliersi dall'abbraccio.

Un tempo per guadagnare
e un tempo per perdere.

Un tempo per trattenere
e un tempo per lasciare.

Un tempo per strappare
e un tempo per cucire.

Un tempo per tacere
e un tempo per parlare.

Un tempo per amare
e un tempo per odiare.

Un tempo per la guerra
e un tempo per la pace.

C'è una stagione per ogni cosa
e un tempo per ogni evento sotto il cielo.

venerdì, dicembre 04, 2009

Si cambia!

Alla fine ho deciso di cambiare il template del blog, un po' per necessità, visto che l'altro ha dato segni di vecchiaia e un po' perchè ogni tanto è bello cambiare...
Neanche questo è definitivo, però come l'altro un po' mi rispecchia.

Una tazza.

Una tazza di caffé, di té, di quel che volete, e mi avete conquistata per una giornata intera. Davanti ad una tazza fumante posso parlare per ore, raccontare di tutto, spaziare tra mille argomenti e visto che questo blog un pochino languiva negli ultimi tempi, ho pensato di guardarmi un po' dentro e capire di cosa ho bisogno, ed era proprio quello.

Una tazza.

giovedì, dicembre 03, 2009

Il matrimonio, la culla dell'amore...

E' accaduto di nuovo, ovviamente... Me lo dovevo aspettare. In fondo ne ho trovate di persone non d'accordo con la nostra decisione, soprattutto settantenni...

Ecco cos'è successo...
Ieri sono andata da mia zia a misurarmi il cappottino (delizioso *_*) e incontro sue parenti varie che non vedevo da una vita, roba di "quando ti ho visto l'ultima volta eri alta così" (e larga uguale aggiungerei io, ma non importa).
E si iniziano con le domande di rito, ma che fai, che non fai, studi, lavori e racconto un pezzetto attuale della mia vita. E ogni volta c'era il paragone con tale nipote della settantenne...

Settantenne: "Che fai? Vai a scuola?"
Sally: (signora c'ho 28 anni, già fare l'università è un po' ridicolo a st'età, figuriamoci la scuola...) "Faccio l'università a L'Aquila"
Settantenne: "Ah sì, anche mia nipote, lei studia a Urbino. E' una scuola importante, quella di Urbino"
Sally: (dipende dai punti di vista...) "Ah"
Settantenne: "Ha fatto il primo esame. Ha preso 30!"
Sally: (io c'ho la media del ventinove con 6 esami da fare, e allora?) "Ah... Brava"
Settantenne: "Poi il papà è arrabbiato perchè non mangia ed è dimagrita un sacco, tu invece vedo che mangi parecchio"
Sally (settant'anni di vita e nessuno t'ha insegnato l'educazione eh signò?): "no, veramente non mangio molto... (valle a spiegare che non mi muovo praticamente più e ho problemi ormonali...) però la capisco, anche io non ho mai tanta voglia di cucinare da quando sto per conto mio..."
Settantenne: "Come stai per conto tuo? Non vivi con i tuoi?"
Sally: "No, vivo con il mio ragazzo. Abbiamo comprato casa"
Settantenne: "Quindi ti stai per sposare..:"
Sally: (Strano che questa domanda non fosse arrivata prima...) "No, veramente non ho intenzione di sposarmi, almeno per ora. Poi si vedrà"
Settantenne: "Ah..."

Quindi vado a provarmi il cappottino di prima (vi delizierò non alcune foto non appena sarà pronto!) e nella stanza si scatena il putiferio. La settantenne sconvolta dalla mia rivelazione si scaglia contro un'altra signora chiedendole dove stava andando a finire il mondo, se i miei genitori erano coscienti di quello che stavo facendo, se non morivano di crepacuore per questa figlia degenere...


Signora settant'enne distrutta dalla mia rivelazione, spero che tu sappia che la sua nipotina 30&lode è a rischio anoressia e credo che invece di farsi i problemi per la felicità degli altri sia ora che cominci a preoccuparsi dei problemi della sua famiglia...

Siccome questo è un discorso che assilla praticamente ogni mia giornata, come se il matrimonio sia *per tutti* lo scopo della propria vita, stamattina in radio ho avuto la conferma pure dal Parmigiano Reggiano...

*Pubblicità in radio*
Ragazza dall'apparente età di 25 anni: "Nonna, mi dici se nel tuo famoso ripieno ci metti anche il parmigiano?"
Nonna dall'aria dolce ma dalla mentalità non tanto attuale: "Te lo dico quando ti sposi"

Ah, quindi se vivo da sola/con amici/fidanzato ecc non posso fare un cazzo di ripieno come il tuo. Cos'è non me lo merito? Cosa diavolo c'ha di così speciale il tuo ripieno da essere tramandato solo se porto la fede al dito? Devo farlo devotamente per il mio maritino?

Ragazza: "Eddai nonna, dimmelo"
Nonna: "Te lo dico SE TI SPOSI"

Ma brutta vecchiaccia, cosa fai, mi minacci? Ma tieniti il tuo fottuto ripieno, me ne vado al ristorante a mangiare.
DA SOLA.

lunedì, novembre 02, 2009

Senza parole…

Io: “Che carino quel cagnolino che porta in grembo, ma è piccolissimo! Le sta praticamente in una mano…”

Signora: “Già, me l’hanno appena regalato, è un cucciolo di chiwawa”

Io: “Ma resterà sempre così piccolo?”

Signora: “Un po’ crescerà, ma poco, considera che è un modello da borsetta…”

giovedì, ottobre 15, 2009

Sessualità precaria…

“Luca era gay e adesso sta con lei” cantava Povia a Sanremo.

Mi sono sempre chiesta chi potesse essere questo Luca, e finalmente l’ho trovato!

Sicuramente si tratta di Luca Benvenuto (Simone Corrente) della fiction Mediaset Distretto di Polizia… Nato nelle prime serie come personaggio quasi marginale, su cui avevano creato questo alone di omosessualità, è diventato poi palese e dichiarato nel corso delle puntate e delle serie, fino ad avere un fidanzato mezzo delinquente che però difenderà in tutti i modi (lui poliziotto), e a lottare con il padre fino al suo capezzale di morte per rivendicare la sua omosessualità…

Il povero Luca ha svicolato le attenzioni di tante (bellissime) donne, ha continuato la sua storia d’amore tormentata con il suo fidanzato e piano piano s’è ritagliato un posto nella fiction, fino a diventare il protagonista, finalmente anche lui commissario!

Ma qui il colpo di scena! Eccolo in confusione con la sua collega (nonché coinquilina e grande amica) Anna Gori (Giulia Bevilacqua) e iniziare una complicata e improbabile storia, perchè in realtà NON ERA OMOSESSUALE ma BISESSUALE! (E non è manco detto, magari gli faranno scoprire che gli uomini non sono poi così attraenti e diventa un etero convinto…)

Ma ora io mi chiedo: io capisco che i protagonisti debbano essere belli, bravi, coraggiosi ed avere una storia da favola con un’amica/collega altrettanto bella e brava (ma generalmente meno coraggiosa), ma nel momento in cui viene “promosso” a primo attore un personaggio che aveva un profilo, delle peculiarità e delle caratteristiche, perchè stravolgerlo completamente?

Bigottismo? Paura delle critiche? Terrore del calo degli ascolti? Può darsi tutto, però credo che ogni tanto una scelta coraggiosa, soprattutto in questo paese in cui le minoranze fanno sempre ruoli marginali e/o controversi, potrebbe fare solo bene e non si peccherebbe di incoerenza, anzi, magari, vista la fiction-dipendenza del telespettatore medio (ignorante) italiano, potrebbe essere il momento buono per metterlo di fronte alla realtà, che gli omosessuali ci sono, sono tanti, a volte ricoprono anche ruoli di rilievo e “potrebbero” (si sa mai…) anche essere persone degne di fiducia…

sabato, settembre 26, 2009

Le mie regole di Facebook

Facebook, il Social Network più chiacchierato del momento (almeno dalle mie parti), sta diventando un porto di mare, in cui la parte social è solo un creare gruppi senza capo né coda del tipo “quelli che starnutiscono prima di pranzo” e varie ed eventuali, e invitare ad accedere ad applicazioni di una utilità pari allo zero…

A questo punto ho creato le mie regole di Facebook a cui i miei “amici” o coloro che vogliono diventarlo, devono sottostare:

1) se hai intenzione di richiedermi l'amicizia e ci conosciamo solo tramite nick fatti riconoscere :)
2) invitami solo a gruppi utili
3) sono di Pescara e ho alcuni interessi piuttosto noti: invitami solo a eventi a cui posso fisicamente partecipare o che almeno mi interessano
4) non mi taggare in foto o in note dove non c'è la mia faccia o il mio nome
5) sugggeriscimi amici che so di poter conoscere in rete o nella realtà, non gente totalmente sconosciuta
5) non uso quasi nessuna applicazione: pensaci prima di mandarmene una che quasi sicuramente bloccherei

Lo so, sono una tritapalle (cit.), ma negli ultimi tempi sto iniziando a pensare di cancellarmi solo perché passo la maggior parte del tempo nel sito a filtrare cosa che non mi interessano e questo mi fa perdere la voglia di stargli dietro, considerando che di tempo non ne ho poi tantissimo…

Comunque l’idea è di dare una “struttura” al mio Facebook, sperando nella collaborazione dei miei amici…

Vi farò sapere se la cosa funziona.

giovedì, settembre 17, 2009

Omaggio all’amore

Molto spesso, quando si parla delle mogli, fidanzate, nuove fiamme di sportivi/attori/cantanti ci si aspetta (e veniamo sempre accontentati) di avere di fronte delle fighe da paura, e se non è così il tipico commento è: “ma non se ne poteva trovare una migliore? Con tutti i soldi che c’ha?”.

Ecco, ora vorrei spezzare una lancia in favore delle cozze, delle brutte, delle racchie, chiamatele come vi pare che, in un modo o nell’altro, hanno rubato il cuore di qualche idolo delle masse… Proprio di loro, quelle per cui tutte le ragazze si chiedono “perché sto cesso e non io?” e sono sicure che ricattano il povero atleta/attore/cantante perché “altrimenti non si spiega come facciano a stare insieme”.

A loro va il mio sentito GRAZIE!

Coleen…

Mirka…

…se Wayne Rooney e Roger Federer hanno scelto VOI invece delle page 3 girls, delle tenniste russe alte, bionde e avvenenti, questo significa che i sentimenti esistono anche in mondi così lontani dai nostri…

Grazie per ridare, ogni giorno, speranza a tutte noi, povere cesse di periferia, senza un soldo, senza arte né parte, e soprattutto orfane dell’aiuto di madre natura in quanto ad avvenenza fisica, che se ci siete riuscite voi, possiamo farcela anche noi. Sì, proprio noi, che ogni giorno dobbiamo combattere con le foto sui tabloid e sulla rete di meravigliose creature affianco di quelle che, in fondo, sono persone normali, neanche così belle, ma famose, tremendamente famose e ci chiediamo se allora l’amore esiste davvero, o se sia solo una questione di pura apparenza…

Grazie per averci dimostrato che se loro hanno scelto voi, vi hanno sposate, hanno dei figli con voi, vuol dire che, in fondo allora, l’amore esiste. Ovunque.

giovedì, settembre 03, 2009

Indovina indovinello….

E’ vero, ieri sono abbondantemente regredita all’età dell’infanzia visto che con la mia nipotina quattrenne mi sono messa a giocare con il Didò.

A parte il rilassamento che dà quella pasta morbida ma non appiccicaticcia, ho dato sfogo alla mia creatività ed è uscito fuori il meglio di me…

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Dopo aver visto le mie doti artistiche tocca a voi:

indovina indovinello 
cosa ha creato Sally di veramente bello?

Sfido chiunque a capire cosa diavolo volevo tirar fuori dal Didò…

02092009

venerdì, agosto 28, 2009

Appello a tutti i blogger

Copio e incollo interamente dal blog di maxcontri:

Come molti di voi ben sapranno, le televisioni si rifiutano di trasmettere il trailer del film Videocracy, ritenuto un'inammissibile critica al Governo.
Possiamo continuare a piangerci addosso per ore, rimuginare su quanto sia ingiusto l'utilizzo di una censura dal sapore dittatoriale, evocare un equilibrio democratico e un pluralismo informativo degno d'una nazione europea. Possiamo, ma sarebbe inutile e fine a se stesso.
Sapete meglio di me che i lettori dei blog (ed è un discorso che mantiene la sua valenza sia per blog "famosi" sia per quelli "meno famosi") sono per la stragrande maggioranza lettori di nicchia, persone che ricercano in consapevolezza fonti genuine d'informazione muovendosi da una base culturale abbastanza solida, e che per questo motivo le nostre lamentele troverebbero più applausi che echi.
Per tanto invito tutti i volenterosi a compiere qualcosa di simile a quello che è stato messo in atto il 14 Luglio dal blog "Diritto alla Rete".
Giovedì 3 Settembre tutti i blogger sono invitati a creare un post con il titolo "Videocracy - 4 Settembre" che abbia come testo un breve commento del blogger e il video del trailer, oltre che l'indicazione delle sale più vicine dove potersi recare per vedere il film.
Intasiamo la rete, alziamo la voce. Democrazia deriva dal greco e significa "Governo del Popolo", e quel popolo siamo noi.
Non dimentichiamolo mai.

mercoledì, agosto 26, 2009

martedì, agosto 04, 2009

What a beautiful day!

Bufera, pioggia e vento (e qualche chicco di grandine), ed ecco com’è ridotta la strada sotto casa mia…

CIMG1232

I problemi di Pescara con le fognature non credo saranno mai risolti…

In compenso credo che oggi finirò un sacco di libri :)

mercoledì, luglio 29, 2009

Evviva l’ecologia

Capisco la raccolta differenziata, la cura dell’ambiente, la lotta alla sporcizia e all’incuria, ma con due SOLI tipi di cestino in tutto l’Ateneo

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con “Lattine e vetro” e “Carta”, dove diavolo pensate che la butti la pellicola (di “Plastica”) del panino che VOI vendete nel VOSTRO bar dell’università?

lunedì, luglio 06, 2009

Un po’ di shopping non fa mai male!

Approffittando dei saldi libreschi degli ultimi giorni e di diversi sconti che avevo a Feltrinelli, sono tornata dalla libreria con un bel paccozzo di libri nuovi nuovi:

1) Nick Hornby – Tutto per una ragazza; edizione superpocket 5,90€

 

2) Ian Rankin – Indagini incrociate, al 30% di sconto

3) Elizabeth George – Il morso del serpente; al 30% di sconto

4) Michael Ende – La storia infinita; al 30% di sconto

Mi posso ritenere mediamente soddisfatta: quello che cercavo in realtà non c’era, sono in cerca disperata di tre libri di Elizabeth George:
- Il lungo ritorno;
- Per amore di Elena;
- Dicembre è un mese crudele.

Volevo prendere questi tre insieme a qualcos’altro, purtroppo il fatto che non ci fossero e non avendo molto tempo data la partenza imminente e la fine degli sconti non ho potuto aspettare di ordinarli…

Mi è andata comunque bene e con questi la quota di libri da leggere sale a 20. Ho più libri da leggere di quanto tempo abbia a disposizione, ma la soddisfazione della carta stampata è troppo grande per poter resistere.

Soprattutto in tempo di sconti.

martedì, giugno 30, 2009

Saldi, saldi, saldi!

Saldi estivi per i libri, e finalmente mi posso scatenare data la mia proverbiale povertà da mancanza di lavoro fisso, e le traduzioni che faccio non mi permettono certo di usare quello che guadagno per comprare libri…

Ecco qui una bella lista di sconti delle varie case editrici:

  • - dal 2 al 31 luglio 2009: 30% di sconto su tutti i libri TEA;
  • - fino al 15 luglio: 30% di sconto su "Gli Elefanti Garzanti"
  • - fino all'8 agosto: 30% di sconto sui Tascabili Sperling&Kupfer
  • - fino al 13 luglio: 20% di sconto su "Gli Adelphi"
  • - fino al 9 agosto: 25% di sconto sull'Universale Economica Feltrinelli

Thanks to Sharmas (aNobii)

Ho ancora un buono da spendere a Feltrinelli, e finalmente potrò comprare tutti gli arretrati di Elizabeth George che mi mancano e potrò iniziare a leggerli… Purtroppo le edizioni italiane non coincidevano con la reale cronologia di uscita, quindi, considerando che c’è una trama che va avanti in ogni libro, non ho potuto leggere quelli troppo recenti che però avevo trovato in offerta tempo fa…

venerdì, giugno 26, 2009

Goodbye

Il mio omaggio al Re del Pop che ci lascia, con la sua canzone che mi ha toccato di più…

lunedì, giugno 22, 2009

Momento depressione

A volte mi capita di rileggere quello che scrivo in questo blog e poi mi chiedo: ma a chi interessa?

Voglio dire, la maggior parte delle cose che scrivo sono quello che mi capita, il che succede mediamente all’80% della popolazione che, sommato al modo in cui lo scrivo, rende le situazioni irrimediabilmente banali, qualche volta qualche sfogo o qualche riflessione su situazioni discretamente inutili e il resto è il nulla…

Ho impostato un blog sulla nullità…

La maggior parte dei blog che seguo, penso a quello di Fed, che anche se scrivesse la ricetta della pasta coi piselli la renderebbe interessante, quello di Sun Of York, con le sue riflessioni originali e il suo modo di vedere il mondo che ti fa pensare “diavolo, ma dove ho vissuto fino ad ora? perchè non ci ho mai pensato?”, oppure di randomante, che riesce a rallegrarti anche in una giornata triste. In alcuni blog, così, girando per la rete o googlando, ho trovato la risposta ai miei dubbi o a quello che cercavo, fanno discorsi interessanti su tutto quello che c’è da sapere, culturali, divertenti, di approfondimento…

Insomma tutti riescono a fare qualcosa di grande, chi più chi meno, con la propria mente, e io, invece, quando mi viene da scrivere qualcosa di decente sono in situazioni impossibili, tipo per la strada per andare a comprare le patate o mentre faccio il bagno al mare, e le penso bene eh, con parole che non mi verrebbero mai in mente in altre occasioni e dico cavolo! questo lo devo proprio scrivere sul blog, e poi torno a casa e puf, il pensiero se n’è andato, ed è rimasta solo la voglia di scrivere qualcosa, ma non sai cosa, o se lo sai, sarà pur sempre un’idea contorta…

Questa situazione non fa parte solo di questo contesto, ma la vedo spesso nella mia vita… Vedo sempre tutti, i miei amici, i miei colleghi, chiunque, andare avanti nel lavoro o nello studio perché sono brillanti, perché ci sanno fare, o semplicemente per talento e io mi chiedo quale sia il mio di talento, visto che non so fare niente così bene da poterlo considerare il mio mondo, il mio futuro, quello a cui dedicarmi per la vita…

Non è una questione di mancanza di passioni, come nel blog così nella vita le passioni le ho eccome, eppure sembra che io non ne sappia trarne profitto, mi sembra di vivere una vita parallela in cui mi guardo dal di fuori e mi dico che sto perdendo tempo, che quello che non ho fatto fino ad ora non lo recupero, che è tardi per tutto.

Fallita. E’ così che mi sento.

Fallita.

giovedì, giugno 18, 2009

Un account per la vita?

Questo post sarà taggato come “problemi inutili”, perché fa totalmente parte di quella categoria, generalmente i miei discorsi su questo blog sono tutti un po’ inutili, quindi restiamo in tema, anche se con una punta di inutilità in più.

Stavo pensando già da un po’ di cambiare indirizzo email rimanendo con lo stesso fornitore di posta, in questo caso Gmail, con cui mi trovo da dio.
Il problema? La presunta complessità del mio nome utente. Quando lo dico a voce devo dettarlo lettera per lettera oppure scriverlo direttamente io.
Cosa ci sia di complicato nella parola blackstar ancora lo devo capire…

Comunque, non è un problema, basta usare la risposta automatica per l’altro account ed “educare” tutti ad usare questa nuova.

Almeno quelli che mi stanno simpatici.

Ok, mi metto all’opera. Voglio fare una cosa semplice, che più semplice non si può. E cosa c’è di più semplice di nome.cognome? Niente direi. Procedo.
Shit! Nome.cognome è già occupato, ecco, me l’immagino, da una donna (come credo che sia, ma non si sa mai) che usa la posta elettronica una volta l’anno per mandare gli auguri di natale ai parenti in Canada e io che praticamente ci vivo con le email devo cambiare tattica… Non sarà poi così difficile…
Provo:

n.cognome: occupato
cognome: occupato
cognome.n: occupato
ncognome: occupato
cognomen: occupato

Ad un certo punto ho cominciato a pensare di avere il nome più comune d’Italia…

Infine l’ho trovato. cognome.nome@gmail.com il che non sarà proprio elegantissimo, almeno non dovrei aver necessità di dettarlo ogni volta. Per lo meno agli italiani.

Si spera.

Ah, tutti quelli che hanno la mia mail (e che sanno il mio nome) possono usare questa. Quelli che non lo sanno possono chiedermela in privato. Lo spam è sempre in agguato e questa volta non mi faccio fregare. Già perchè il problema principale con le mail è che dopo un anno o due ti ritrovi lo spam, anche se ben nascosto nella cartelletta creata da gmail, ma ti girano perchè ti chiedi, ma se sto account ce l’hanno solo gli amici, da dove cavolo arrivano le email di spam? Magari qualcuno lo sa.

Chissà se questo sarà l’account definitivo, quello per la vita, che ti segni sui bigliettini da visita come “email personale”, per cui non devi barcamenarti tra @libero.it, @hotmail.com, @email.it, ma tutti sanno che ti troveranno lì, che risponderai solo e sempre lì. Amen.

lunedì, giugno 15, 2009

E la vita va avanti…

Si dice così vero, quando capitano tragedie ma bisogna superarle? Lo credevo anche io e forse lo credo tutt’ora, cercando di non farmi trascinare da quest’ondata di tristezza che mi porto dietro da quella fottuta notte del 6 aprile…

Sarei dovuta tornare lì prima o poi, e sapevo che la cosa era imminente data la sessione di esami, ma non pensavo sarebbe stato così brutto l’impatto con quella città quasi silenziosa, che cerca di raccogliere i cocci del vaso rotto e di rialzare la testa…

09062009(004)

Passo davanti ad Onna, paese distrutto interamente dal terremoto, e vedo con i miei occhi quello che solo che immagini dei tg mi avevano mostrato: macerie, solo tante macerie, neanche il tetto di una casa intatto, e poi militari ovunque, vigili del fuoco, carabinieri, poliziotti, volontari, protezione civile dappertutto…

09062009(009)

Le scene sono davvero drammatiche, se ti avvicini a L’Aquila vedi solo qua e là qualche maceria, un pezzo di tetto, calcinacci e detriti, ma molte case sono intatte o hanno solo qualche crepa e pensi che sia finito, che in fondo quello che hai visto in tv non era poi così grave, ed invece basta girare un angolo e trovi una casa sventrata, come se fosse stata colpita da una bomba, e vedi all’interno frigoriferi e sedie riverse per terra… Le tendopoli sono ovunque ci sia un po’ di spazio disponibile, per gli abitanti del posto, per gli studenti fuori sede, per i militari, i poliziotti e chiunque sia lì per aiutare…

09062009(010)

A Coppito la situazione sembra più tranquilla, ci sono tanti, tantissimi studenti, e le caffetterie, le tavole calde, i bar, le pizzerie hanno ritrovato un po’ di normalità con quella folla di ragazzi che vogliono e sperano che la situazione migliori e tornano a fare lezione e a fare esami, anche se in condizioni a volte disastrose…

09062009(016)

Nelle tende l’aria è irrespirabile, calda, afosa e umida. Senza condizionatori o almeno un ventilatore non si può star dentro per più di mezz’ora, eppure sono tutti lì, studenti, professori, impiegati, e macinar cultura e umanità, a cercare di far andare avanti questa baracca che spero non si fermi per sempre, fuori il caldo, il sole a picco dalle montagne e quegli edifici dove tanto prima o poi dovrai tornare ed esorcizzi la paura entrandoci già, visto che sono sicuri…

09062009(005) 

La situazione è delicata, sicuramente, ma è comunque bello ritrovarsi lì con tutti i compagni di corso, sapere che anche loro hanno gli stessi tuoi problemi e che si possono affrontare insieme, per andare avanti, perché in fondo, la vita continua… sempre…

09062009

giovedì, giugno 04, 2009

(cit.)

Omaggio all’amico Guinness, in fondo si può ridere di qualunque cosa. Think about it.

lunedì, giugno 01, 2009

Sto crollando, sto miseramente cadendo giù e ad ogni tentativo di rialzarmi c’è qualcosa che mi fa sprofondare ulteriormente…

Prima il terribile terremoto, morti, crolli, scosse che ancora continuano e l’incognita universitaria, ma ci dicono di stare sereni, che ce la faremo…

Poi niente cambia, perché non c’è stato un solo appello in più rispetto allo scorso anno, e dagli inizi di luglio fino alla fine del mese troppi pochi appelli rispetto a quelli che dovevano dare, poi esami gli stessi giorni a L’Aquila ed Avezzano, obbligandoci a rinunciare ad uno dei due…

Decido comunque di studiare, di provare ad andare avanti, per me, per quello che voglio, per il mio futuro, e inizio quasi con la forza della disperazione, con poche possibilità, ma almeno voglio provarci…

E oggi la mazzata finale, una di quelle cose che ti fa pensare che forse è destino per noi e per la nostra facoltà che quest’anno sia maledetto, che dobbiamo soffrire, che dobbiamo disperarci ed essere sopraffatti dalla paura…

Eccola la notizia che non volevo leggere, le parole che non volevo sentire, scritte nere su bianco, senza scampo…

http://roma.repubblica.it/dettaglio/gran-sasso-trovato-morto-lescursionista-scomparso/1643470

Addio professor Zocchi. Ci mancherà. Sul serio.

lunedì, maggio 25, 2009

bi-zia

Ed eccomi qua, dopo un’attesa di nove mesi e anche qualche giorno di più, con il secondo nipotino, dopo Valeria, nata quasi 4 anni fa…

E’ arrivato Lorenzo, sabato mattina, e per fortuna questa volta è stato piuttosto veloce! Purtroppo l’ho visto solo dal vetro del nido e non vedo l’ora che tornino a casa lui e mia sorella domani per coccolarlo un po’…

Tenero lui! :) E io mi accontento di essere bi-zia, visto che ai figli, per ora, non ci penso proprio…

giovedì, maggio 14, 2009

C'è grossa crisi...

Ieri sera me ne stavo bel bella a guardare una partita di un torneo di calcio a cinque dove solitamente mi faccio sempre beate risate dato il QI e gli interessi della maggior parte dei rappresentanti di sesso maschile che gironzolano da quelle parti. E poi arriva l'attrazione della serata...

Rombo assordante, arriva una macchina a metà tra un capodoglio e un transatlantico, ovviamente viene piazzata in mezzo al cortile tipo lontano-non-sarebbe-invidiata-abbastanza e ne scende un ragazzo di età indefinibile tra i 25 e i 30 anni, che inizia a parlare ad alta voce per la serie tutti-devono-sentire-quando-sono-fottutamente-interessante.
E inizia...
"Ohi raga, non sapete cosa mi sono compraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaato, cioè una figata che non avete ideeeeeeeeeeeeea!" e caccia la mano dalla tasca sfoggiando una specie di cocomero da polso che doveva essere un surrogato di un telefonino... Il tipo prende chiunque gli capiti a tiro e gli butta il polso tra gli occhi in modo da fargli vedere meglio la meraviglia che s'è comprato "Questo c'ha tutto, suoneriavibrazionefotocamerablutoothportausbpenninotoucscreenepitipimepitipam."
Ah beh, se c'ha tutte ste robe dev'essere di un'utilità estrema... "E poi l'ho pagato solo 300 euro" Sticazzi! Per un orologio che pesa più di un dobermann per cui ti verrà un'infiammazione al tendine dell'avambraccio in circa tre minuti netti e che ha le STESSE identiche funzioni di un cellulare che già ho, caccio 300 euro?!
Dopo essersi slogato un polso per mostrare a tutti cotanta meraviglia ed essere quasi diventato afono per le urla per farsi sentire da tutti, continua il suo discorso "Sapete, devo imparare come funziona, quindi stamattina a pesca in barca c'ho smanettato tutto il tempo".
Eh chiaro, figuriamoci se di mercoledì mattina uno lavora, c'è la pesca in barca con il dobermann da polso, sperando che non l'affondi, la barca...
E poi arriva il culmine...
Qualcuno gli chiede quale sia la sua macchina e lui gli indica il capodoglio tutto orgoglioso "Eeeeh , ma quella è la macchina di papàààà, io la guido soltanto! E figuriamoci, gli ho fatto spendere milleottocento euro per l'impianto radio ultra fashion con il bluetooth (a che cavolo gli servirà mai visto che c'ha il dobermanfonino...) per collegare fino a sette cellulari,più le casse iperfiche e le ballerine sul cubo che escono dal cruscotto... Eeeeeh, c'ho la passione per la teNNologia io..."

Che meraviglioso quadretto...

Ah e poi, voglio passare sopra alla tua macchina che ha bloccato il traffico di un quartiere, voglio pure passare sopra ai tuoi urli ma-quanto-sono-fico-ma-quanti-soldi-ho, ma mettiti giù quel colletto che i soldi non ti faranno mai diventare Cantona...

martedì, maggio 12, 2009

La morte della musica gratuita (almeno da noi…)

Ieri ascoltavo musica con il mio fido Fire.fm (estensione di Firefox che ti permette di “prendere” la musica direttamente da Lastfm) e ad un certo punto BAM! “Communication Failed”, senza preavviso, senza fumetti esplicativi, niente…

Cerco un po’ ed il risultato lo leggo da questo articolo di punto informatico:

“Roma - Last.fm chiude i rubinetti agli utenti di mezzo mondo: questo è quanto emerge dal recente annuncio che vede il portale dedicato alla musica costretto per motivi di budget a rendere a pagamento il servizio Radio. Gli unici esenti saranno i tre maggiori bacini di utenza, ovvero USA, Germania e UK. Per chi non vorrà pagare, comunque, il sito rimarrà aperto per quanto riguarda il suo lato dedicato al social networking e all'informazione.”

Ecco qui, un altro pezzo di gratuità della rete va a farsi friggere (ovviamente per noi poveri sfortunati non residenti nelle big three). Credo proprio che cancellerò l’account e sicuramente disinstallerò l’estensione su Firefox in attesa di valide alternative.

Voi ne conoscete già di valide alternative?

mercoledì, aprile 01, 2009

lo voglio…

ma anche no!

Sembra tutto fatto apposta per spingere la gente a sposarsi…

Voglio dire, ho praticamente comprato casa, sono alle battute finali e ad una settimana dalla firma dell’atto ci chiedono: “Ma avete intenzione di sposarvi entro l’anno?” e noi “Assolutamente no, vogliamo convivere, poi si vedrà”.

“Ah beh, allora cambia tutto…” E che ti pareva…

In pratica io non lavoro e volevamo intestare il mutuo solo alla mia metà che lavora in modo da poter scaricare tutti gli interessi, invece se l’intestassimo a metà potrebbe scaricare solo la sua parte e la mia andrebbe “bruciata”. Ma tanto abbiamo scoperto che se non si è sposati non lo possiamo fare e dobbiamo necessariamente cointestare il mutuo perdendo gli interessi della mia metà per chissà quanto tempo visto che non conto di laurearmi prima di fine anno e non credo di iniziare a lavorare entro breve…

Ma non è tutto… Abbiamo sentito di agevolazioni del comune dove andiamo a vivere, evviva, fino a 3.000€, non saranno tantissimi ma sono sempre soldini… Andiamo a chiedere informazioni ed ovviamente le agevolazioni sono solo per giovani coppie sposate o che si sposano entro l’anno. Ma chi l’avrebbe mai detto eh?

Ma insomma cos’è? Una coalizione a favore del matrimonio? Perché se io voglio convivere ci devo rimettere?

Di sti tempi la convivenza sembra non convenire…

giovedì, febbraio 19, 2009

Il tifo rende ciechi?

Capisco la speranza, capisco il voler essere tifosi, capisco che magari uno lo fa anche per “portar fortuna”, ma è pur sempre un sondaggio, un minimo di obiettività ci vuole, no?

minipool

mercoledì, febbraio 18, 2009

quando è destino…

PESCARA - Si è spezzata la fontana realizzata dall' architetto giapponese Toyo Ito a Pescara. Costata oltre un milione di euro, era stata inaugurata il 14 dicembre dello scorso anno, in piazza della Rinascita. Battezzata "Huge Wine Glass", perché simile a un bicchiere di vino (simile? ma se non me l’avessero detto non l’avrei mai capito…), 20 metri cubi di materiale acrilico trasparente di 5 metri per 2, sembra aver subito un cedimento strutturale. La struttura è stata transennata dai vigili urbani.

Tratto da http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/17/si-spacca-la-fontana-firmata-toyo-ito.html

Cedimento strutturale? No, ve lo dico io cos’è stato, l’ira funesta dei pescaresi che ha portato una sfiga nera a quest’orrore… E mentre spero che la facciano fuori a picconate, stamattina alla rassegna stampa abruzzese leggo che il povero Toyo Ito, allarmato dalla tragedia occorsa al suo capolavoro, sta accorrendo a Pescara (in lacrime direi…) e che la società di Pomezia che è stata appaltata per costruire il mostro se la viene a prendere, ma SOLO per poi ridarcela perfettamente integra…

Che culo eh…

sabato, febbraio 07, 2009

Capisci che sei vecchia…

“Scusi, signora posso passare?”

Pensi che sia un bimbo delle elementari, in fondo per loro se hai più di 12 anni sei vecchio, poi ti giri e… UNA SEDICENNE! Una fottuta sedicenne o forse anche diciassettenne, ma dico io NON LO VEDI CHE NON HO LA FEDE?! E che non ho manco una ruga, e vesto praticamente come te (oddio forse un po’ meglio ma di sti tempi…)?

Oddio… Una diciassettenne mi ha dato del lei, e mi ha chiamata anche Signora

Sono vecchia.

Argh.

sabato, gennaio 31, 2009

questione di stile

Ho il ciclo e questa mattina mi sono soffermata a leggere le frasette sulle bustine degli assorbenti.

La frase del mattino cita:

“Ma lo sapevi che è normale desiderare un dolcetto durante le mestruazioni?”

Normale.

Che significa normale? Che lo fanno tutti? La maggior parte delle donne? Una grossa fetta? Ma il fatto che sia normale non significa che sia giusto o che sia una prerogativa fisica/fisiologica femminile. Anche andare allo stadio e prendersi a randellate è normale (per lo meno in Italia) ma non per questo è giusto o socialmente accettato…

Perchè invece non scrivere:

“Mangia un dolcetto durante le mestruazioni, è l’ormone che te lo chiede”

oppure

“Durante il ciclo, l'ormone consiglia: ‘Mangia un dolcetto’…”

L’ormone è inevitabile, è il dio della regolazione umorale della donna, quindi perché non rendergli omaggio una volta tanto, per lo meno quando ci chiede cose piacevoli…


Comunque dopo aver letto quella frase mi sono sentita meglio: centinaia, migliaia di altre donne ieri si sono scofanate come me un frappè al latte e un ventaglio alla crema…

Alla faccia del dolcetto però… C’avrò l’ormone esigente…

mercoledì, gennaio 28, 2009

La tragedia è imminente…

L’altro giorno sono andata al mercato con mia madre e ho scoperto una cosa che in 27 anni non mi aveva mai sfiorato la mente: NON RICONOSCO LE VERDURE! Cioè per me rape e cicoria sembrano la stessa cosa, così come il cappuccio e gli spinaci…

Il dramma si consumerà tra un po’ di tempo, visto che sto per andare a vivere per conto mio. Già immagino le scene di panico che si verificheranno dalla verduraia che, affaccendata tra mille clienti, non potrà servirmi: “Mi dà un ciuffo di spinaci?” e lei mi risponderà “signora è lì, davanti a lei” e io mi affannerò cercando di capire quali diavolo sono gli spinaci e alla fine chiuderò gli occhi e ne prenderò un  ciuffo a caso e la veduraia mi dirà “Ah, ha deciso di prendere la cicoria alla fine, ottima scelta…” e a me nemmeno piace la cicoria!

giovedì, gennaio 22, 2009

Ritorno in piscina

Finalmente ieri, dopo tanta tribolazione, sono tornata in piscina.

Era un anno e mezzo che non ci andavo più, un po’ per il lavoro, uscivo alle sette e l’ultima lezione iniziava alle 18.45, poi per l’università, i prof vogliono la frequenza anche se non c’è l’obbligatorietà ed essendo quattro gatti all’esame ti fulminano con lo sguardo e ti chiedono a bruciapelo “Perchè non hai seguito”? Potevo dir loro che dovevo andare in piscina? Beh, la mia panza ne avrebbe da dire sulla questione.

Sorvolando su questo, finalmente mi sono un po’ scaricata, rigenerata, sentita leggera e quasi sinuosa nell’acqua clorosa della piscina.

Ora vi chiederete che cosa vado a fare in piscina, e la risposta è: lo sport delle anziane, l’acqugym. E’ vero che a parte un paio di persone (io e la mia amica) l’età sale considerevolmente, anche se, nonostante io sia nel fiore degli anni (si fa per dire) la stanchezza la senta benissimo, e pure quei doloretti da acido lattico alle braccia. Sempre voi, eh, bastarde.

Insomma, non è andata malaccio per essere la prima volta che torno dopo più di un anno, ma ho avuto di che riflettere:  capisco che non ci si formalizza, capisco che a quell’ora ci sono solo bambini, capisco che una può essere stanca perchè lavora o studia tutto il giorno e non ha tempo per queste cose, capisco anche che si può andar lì per scaricare le tensioni accumulate e ci si può anche scordare di fare tutto, ma sant’iddio, tu, ragazza ventenne affianco a me nella lotta ai cuscinetti di grasso e al rotolo triplo, almeno depilati le ascelle!

mercoledì, gennaio 21, 2009

Dio benedica i bug tecnologici…

Ieri mi presento per sostenere un parziale di un esame, tra l’altro niente che possa essere lontanamente vicino al mio piano di studi ma s’ha da fare e quindi vado a provarlo solo per vedere le domande, visto che poi avrei potuto farlo “totale” agli inizi di febbraio… Quindi studio non matto e disperatissimo, una lettura approfondita e sottolineatura dei concetti chiave, insomma il tipico studio di un esame a cui tieni poco e che vai “a provare”…

L’esame era al computer, apparivano le varie domande e alla fine c’è il pulsante "SUBMIT”. Ok, fin qui ce la posso fare, è tutto chiaro.

Rispondo alle domande, un po’ tirando ad indovinare, altre ben sapendo qual era la risposta, ad altre ancora mi affido a quella davanti a me che però non mi sembra ne sappia più della sottoscritta.

Finisco. Clicco su “SUBMIT”. Risultato: hai azzeccato 4 domande su 8, ovvero hai totalizzato un punteggio di 8 su 16 (ogni domanda valeva due punti).

Ok, era destino che non lo facessi, ma almeno so in generale cosa chiede e posso approfondire determinati argomenti. Clicco sulla crocetta e mi appare una finestrella che in inglese mi dice che c’è un test pronto per me, proprio di quell’esame. Visto che ci sono vedo se mi dà altre domande così me le posso segnare per il prossimo appello: oddio sono le stesse tranne una.

Rifaccio l’esame. Riclicco su “SUBMIT”. Risultato: hai azzeccato 7 domande su 8, ovvero hai totalizzato un punteggio di 14 su 16.

Non mi pongo troppi problemi, in fondo non mi ha dato quello che speravo, ovvero domande diverse per poter approfondire alcuni argomenti.

Oggi escono i risultati: accanto al mio numero di matricola campeggia il numero 14! Ovvero mi ha tenuto buono il secondo test. A saperlo provavo finché non le azzeccavo tutte.

Alla fine della fiera è capitato solo a me, a nessuno dei miei amici è comparsa la finestrella, e intanto io mi godo un po’ di sana fortuna, che in campo universitario non guasta mai…

martedì, gennaio 20, 2009

nostalgia…

Chissà quando potrò rimangiare un Doner Kebab come questo…

 

lunedì, gennaio 19, 2009

Easy Virtue

Non ho il coraggio di usare il titolo italiano che, come al solito, non rende al meglio nella traduzione (e perché non lasciare l’originale, mi chiedo io), ieri sera sono andata a vedere questo film, che al Warner Village Cinema di Montesilvano hanno per ora bistrattato negandogli l’uscita, e purtroppo mi sono dovuta sorbire l’intervallo (ebbene sì, non credevo esistessero ancora) e il drammatico stacco tra una scena e l’altra ad un prezzo ben più alto (7€, mica pizza e fichi…) al multiplex ARCA che io aborro violentemente…

Detto ciò il film era davvero carino, già solo per le ambientazioni fantastiche, tra il Nottinghamshire e il Berkshire, con quelle dimore meravigliose, le serre, le biblioteche, e poi i prati, le colline, la nebbia, la pioggerella… Ah, che posti fantastici…

Per il resto ottima interpretazione di Kristin Scott-Thomas e di Colin Firth, finalmente tornato sulle scene nel ruolo che più gli si addice: lo scazzato anticonformista… Jessica Biel non dà una grande prova interpretativa per me, ma mi è perlomeno sembrata azzeccatissima per il ruolo della spregiudicata ed indipendente Larita. Peccato per Ben Barnes, il bel Principe Caspian delle Cronache di Narnia, a cui quel trucco e parrucco stava decisamente male…

Qualche cliché di troppo, come il maggiordomo complice delle “malefatte” di colui/colei che va a disturbare la quiete della famiglia e il suo sarcasmo pungente che sembra tipico di personaggi di questo tipo (in questo caso anche un po’ troppo attaccato alla bottiglia), ma ottimi dialoghi e frasi davvero azzeccate, come quella sulla suocera di Larita:

"Lei è come l’annegamento: piacevole, quando smetti di dimenarti"

Colonna sonora poco interessante, non ho trovato niente di davvero azzeccato con la trama, i personaggi, le ambientazioni, niente. Sembravano delle musiche prese a caso e buttate lì senza un criterio preciso…

Tra i temi un po’ frivoli, come tutti gli impegni che scandiscono la tipica vita di campagna inglese, dalle battute di caccia alle fiere di beneficenza, dal té nella serra al party di Natale, ne spunta fuori uno insolito come l’eutanasia, ovvero la Biel che viene accusata di omicidio per aver iniettato del veleno al suo precedente marito malato terminale di cancro.

E l’immagine più bella del film la dà proprio questo tema, in cui Jessica Biel, quando parte e lascia quindi la famiglia e anche il suo nuovo giovane marito, gli dice che lui non sa cos’è l’amore, perché l’amore vero, viscerale, completo, ti fa fare qualunque cosa per l’altro, anche iniettargli del veleno per far sì che muoia e smetta di soffrire…

In fondo però, questa commedia non ha il lieto fine, sebbene l’idea principale fosse quella di vedere la Biel e Firth andare via insieme nella libertà e nell’indipendenza, ma è un film in cui non c’è il cambiamento tipico di quando arriva qualcuno e stravolge l’esistenza di tutti, due film su tutti esemplificativi, Chocolat e Baghdad Café (uno dei miei film preferiti, tra l’altro), in cui non solo le protagoniste portano una ventata di novità e cambiano la vita a chiunque, ma poi invece di partire, come sarebbe dovuto essere, restano in quei luoghi e ne diventano quasi il simbolo. In Easy Virtue, invece, non cambia niente: la mentalità resta sempre la stessa ed è la Biel costretta ad andar via, non sentendosi accettata e capita neanche dal suo stesso marito, ed è forse ciò che capita più spesso nella realtà.

Meno speranza ma più verità?

venerdì, gennaio 16, 2009

Addictions…

Non sono una persona molto costante, spesso parto in quarta con nuovi interessi e nuovi progetti e puntualmente rimangono a metà o li completo a fatica, senza poi tornarci sopra mai più…

Ma ci sono cose che sembrano entusiasmarmi dal primo momento e per ora la passione resta…

1)

image

il mio forum… Ovvio, direte, l’hai creato tu… Sì, ma io l’ho creato per gioco, solo per fare quattro chiacchiere con una decina di amici, chi pensava che saremmo diventati più di 400? Mi piace il modo in cui si riesce a chiacchierare del calcio inglese, la mia primaria passione sportiva, con persone che non avevi mai visto, il potermi confrontare, avere riscontri e curiosità, nonché notizie che posso perdermi e commenti ad ogni lato della “britannicità” che tanto amo… Sono orgogliosa di quello che abbiamo creato io e Ant…

 

2)

imageHollyoaks, tipo una soap opera inglese che va in onda dal 1995, ovviamente solo in Inghilterra, ovviamente in lingua originale. Io la guardo da poco, distrattamente da un anno e mezzo, assiduamente da quasi un anno. E’ un intreccio di storie di alcune famiglie (alcune davvero poco credibili) in questo villaggetto vicino Chester, dove si mescolano passioni, grandi amori, omicidi, corna e omosessualità/bisessualità latenti o dichiarate.

image Non è niente di particolarmente culturale o originale, solo una soap opera del tipo “Un posto al sole” solo leggermente meno bigotta, con qualche bacio omosessuale e minorenni che fanno sesso tra di loro (o anche con maggiorenni…), morti che non sono realmente morti per fregare le assicurazioni, psicopatici che vogliono assassinare la loro famiglia, schizofrenici con allucinazioni, addirittura una ragazza che tradisce il suo partner (il padre della sua migliore amica) con… la figlia, ovvero la sua migliore amica… Così assurdo, eppure non riesco a perdermene una puntata… Ma nessuno crede che io non abbia problemi, vero?

3)

CIMG0579il bagno giallo di “casa mia”"! Mi sono innamorata di questo bagno appena l’ho visto, lo so, così non sembra tanto bello, ma io lo trovo meraviglioso. E soprattutto la cosa più strana è entusiasmarsi tanto per un WC a una vasca da bagno… Ok manca il lavandino e soprattutto questa casa non è ancora formalmente mia, ma questo lo considero già il “mio” bagno… 

4)

image Lo so, oramai ne parlano tutti, e se ne parla talmente tanto che oramai sembra quasi “out”, eppure io non riesco a non passarci un po’ di tempo ogni volta che mi collego (quindi tutti i giorni!) a scrivere cavolate sulle bacheche degli amici, a controllare i miei gruppi, le foto inserite, a giocare a Pet Society (ma su questo giochino dedicherò un post specifico), insomma a perdere del tempo che in realtà NON HO perchè sono addicted to it!


5)

image il mio blog… Strano perché ho avuto un solo altro blog prima di questo, e non avevo tutto questo entusiasmo e soprattutto tutte queste cose da scrivere, anche se in realtà so che quello che dico non sempre sia interessante e soprattutto non cambierà il mondo. Però è una parte di me e mi piace il fatto che riesco a mettere nero su bianco ciò che mi capita o che vedo, e che qualcuno si prende la briga di leggere cosa mi interessa o cosa reputo importante. So soddisfazioni…

lunedì, gennaio 12, 2009

ma ci sono o ci fanno…?

A volte mi chiedo se la gente sia scema apposta oppure proprio non ci arriva… Stasera mi è capitato di ascoltare una conversazione di due tizi che stavano ordinando da mangiare nella piadineria dove ero a cena…

Tipo: “Allora vorrei una piadina con tartufi, scaglie di grana, mozzarella e salsiccia…”

Cameriera: “Ah, vuole una ‘tartufata’ senza funghi…”

Tipo: “No no, voglio una piadina con tartufi, scaglie di grana, mozzarella e salsiccia, i funghi non li voglio mica…”

Cameriera: “Certo, ma se guarda nel menu vedrà che c’è la stessa piadina con l’aggiunta dei funghi e si chiama ‘tartufata’”

Tipo: “No, guardi, io i funghi non li voglio. Voglio una piadina con tartufi, scaglie di grana, mozzarella e salsiccia…”

[la cameriera lascia perdere per disperazione…]

Tipo: “Poi vorrei una porzione di patatine fritte”

Cameriera: “Come la vuole, grande o piccola?”

Tipo: “Media.”

[e già lì mi sarei defilata per sconfitta nettissima…]

Tipo: “…e una Coca”

Cameriera: “Come la vuole, in lattina o alla spina?”

Tipo: “Bottiglietta, grazie”

Arrivati al “grazie” mi sono convinta che ci facesse… Spero di aver avuto ragione. E spero che la tipa si sia licenziata e si sia data all’esplorazione delle lande più remote del Polo Sud, sicuramente gli orsi bianchi sono più dotati intellettivamente…

sabato, gennaio 10, 2009

punti di vista…

L’altro giorno sono andata in biblioteca a studiare, ma proprio studiare eh, ovvero con un libro, i miei evidenziatori e tanta concentrazione… Ok, si direbbe la scelta giusta per lo scopo, ma sono stata troppo avventata nel pensarlo…

Entro e vengo avvolta da una nuvola di profumi vari, da Dolce&Gabbana a Dior, giusto per far capire in che posto sto. E poi mi muovo tra i banchi per cercare un posto libero e mi guardo in giro: sembrava di essere ad un aperitivo cenato (che a noi ce piace tanto) ma di quelli di classe eh, con tutto un luccichìo di gioielli, tintinnare di braccialetti, minigonne all’ultima moda, trucco perfetto, capello piastrato e mani smaltate…

E io che stavo lì col mio jeans e la mia felpona comoda da studio, i capelli legati e senza trucco (perchè dopo qualche ora che leggi ti viene spontaneo stropicciarti gli occhi con le dita e a meno che non si voglia somigliare di proposito ad un panda, credo che matita e mascara siano quantomeno scomodi…) mi sono sentita così a disagio, come se anche lo studio debba essere fashion e anche con l’evidenziatore in mano bisogna farsi vedere al meglio, senza brufoli e unghie non perfette…

Forse la mia è solo invidia perché in fondo io sono sciatta, un po’ per comodità, un po’ per poca pazienza, un po’ per indole più “semplice”, ma nel momento in cui cerco di concentrarmi nella preparazione del mio esame sento il viavai dei fautori delle public relations da biblioteca, il frusciare delle gonne tra accavallamenti e ammiccamenti vari, i pettegolezzi sussurrati (a volte nemmeno tanto), i cellulari che squillano quasi apposta per far vedere l’ultimo modello posseduto comincio a pensare di essere l’unica o almeno una delle poche che riconosce la biblioteca come luogo di studio e di lettura e non come il bar sotto casa dove andare a fare quattro chiacchiere o una Piazza Salotto al chiuso per fare lo “struscio”…

Comunque a questo punto penso di aver visto davvero di tutto in biblioteca, gente che pensava di essere da sola e ripeteva ad alta voce, una ragazza che addirittura contava ad alta voce; ragazze che si ripassavano matita e rossetto per andare a prendere il caffè, coppie che pomiciavano per ore intere, ma pomiciamenti intensi eh! E poi soliti cellulari che squillano (a volte a vuoto perché i proprietari li lasciano al posto mentre magari sono fuori), ragazzi assolutamente incapaci di sussurrare che raccontano i fatti propri a decine di persone e persone che arrivano alle nove, occupano qualche posto (impedendo ad altri di sedervisi), sussurrano ad un amico “ci prendiamo un caffè?” e le rivedi nel tardo pomeriggio, mentre tu ti chiedi se il caffè siano andati a macinarlo direttamente in Brasile…

giovedì, gennaio 08, 2009

50 in un anno

Raccolgo la "sfida" di Fed di leggere 50 libri e vedere 50 film in un anno... Sono sicura di non farcela ma voglio vedere fin dove arrivo!
Per ora aggiornerò due box a destra, finché non mi verrà in mente un modo più carino che eviti l'allungamento della pagina fino a quasi l'infinito...

Anzi, se avete qualche idea su come fare ditemelo eh...

mercoledì, gennaio 07, 2009

What’s in my bag #1

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da notare la copertina di pile con gli orsacchiotti!

lunedì, gennaio 05, 2009

Buoni Propositi, non sia mai che si dica che io non ne ho...

Bene, dopo aver letto sul blog di Fede e di Stefano i post dei buoni propositi, ho capito che era ora di fare anche i miei… Ovviamente la maggior parte saranno scontati e comuni alla maggior parte delle persone, ma di solito le cose utili da fare sono quelle che vogliono fare tutti…

Iniziamo:

  1. 1. la cosa più ovvia e più palese: il calo della panza! I metodi vanno bene tutti, non c’è limite alla fantasia…

  2. 2. collegata un po’ alla prima ma anche per il puro piacere di farlo: prendere qualche lezione di tennis;

  3. 3. dare tutti gli esami restanti, se non sbaglio dovrebbero essere meno di dieci ed in un anno posso farcela, magari riesco a laurearmi per febbraio 2010, quindi in corso, magari però eh… e poi questo fa parte dei buoni propositi per il 2010 quindi non conta;

  4. 4. semmai firmo l’atto di compravendita (non ancora lo faccio quindi il condizionale continua ad essere d’obbligo) iniziare ad arredare la mia casetta;

  5. 5. leggere più dei 25 libri di quest’anno;

  6. 6. cercare di reggere il ritmo delle traduzioni;

  7. 7. provare per lo meno a risparmiare quei quattro soldi che mi rientrano;

  8. 8. andare nel sud dell’Inghilterra;

  9. 9. smettere di mangiarmi le pellicine intorno alle unghie (ma questa me la porto dietro dalla terza elementare, varrà doppio forse…)

Per ora non arrivo a dieci, ma ovviamente i Buoni Propositi sono sempre in progress quindi credo che questo post potrebbe essere presto aggiornato…

domenica, gennaio 04, 2009

Basta poco, che ce vò?

Questo era uno di quegli anni in cui il festeggiamento del Capodanno era un’incognita assoluta… Già immaginavo che avrei passato l’ultimo dell’anno a casa, magari solo con Antonio, perché non eravamo riusciti ad organizzarci in tempo e tutti avevano avuto un’idea migliore della nostra…

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Inghilterra bocciata per una mera questione economica, montagna bocciata perché abbiamo capito chi e quanti eravamo forse troppo tardi e le case o non c’erano più o avevano dei prezzi tali che forse ci conveniva di più l’Inghilterra…

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Ed invece è bastato poco per divertirci, qualche amico di vecchia data e qualcuno più recente, una tavola rotonda e due cagnoni dormiglioni, una nonna che ci ha aiutato in cucina con pentole e coperchi, qualche “magia” ai fornelli, due salsicce sulla brace, un vinello senza pretese e tante risate…

In questo modo diventa divertente anche vedere il Capodanno a Piazza Salotto dalla tv, con Luca Carboni che sembra cantare la stessa canzone per ore, gente sconosciuta sul palco che si atteggia a super star e dei cantanti dilettanti che definirli dilettanti è quasi un complimento…

E poi il consueto giro di carte, tra un zompacavallo e Las Vegas, mentre su mtv le solite scosciate cantano e sculettano e si pensa se puntare o no…

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A volte basta poco per passare un Capodanno da ricordare, senza spendere cifre folli, andare in capo al mondo o trovare locali super-modaioli con la serata-con-dj-e-balli-tutta-la-notte, ma con tutto il calore e il divertimento che solo le vere amicizie sanno dare…

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E questo è stato un Capodanno da ricordare…

giovedì, gennaio 01, 2009

50 film in un anno

  • 1) Come d'Incanto
  • 2) P.S. I love you
  • 3) La bussola d'oro
  • 4) Sette Anime
  • 5) Mona Lisa Smile
  • 6) Easy Virtue
  • 7) Il Diario di Anna Frank
  • 8) Yesman

50 libri in un anno

http://anobii.com/sallycinnamon/books/preview?filterType=3&filterValue=2&tagPage=1&doScroll=true

 

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