domenica, ottobre 09, 2011

Lei ha prenotato?

E dopo la drammatica esperienza della Carta dei vini, continuano le mirabolanti avventure di Sally a zonzo per i bar e i ristoranti della provincia. Ieri sera mi hanno portata (essì, perché io manco sapevo esistesse ‘sto posto nella mia città) in una delle pizzerie più in voga in questo momento dalle mie parti, una semplice catena credo in franchising, niente di troppo chic o particolarmente ricercato, solo una pizzeria. Dunque, entro nel locale, come al solito (e per solito intendo sempre) io e il fidanzato-fidanzatissimo siamo i primi ad arrivare agli appuntamenti, si avvicina una signorina con un bloccone in mano che chiaramente si occupava solo dello smistamento dei clienti ai vari tavoli e ci fa: “Avete prenotato?” e noi diciamo il nome col quale avevamo riservato il posto e lei scorre il ditino sul foglio pieno di nomi e ci dice candidamente: “Sì, ecco, tavolo da 10. Siete in lista d’attesa, non c’è un tavolo da 10 disponibile, appena si libera vi chiamo, aspettate fuori?”. In LISTA D’ATTESA?! Cioè io prenoto per attendere che si liberi un tavolo? Ma sono le nove meno un quarto, chi diavolo va a cena alle sette per liberarmi un tavolo per le nove?! Deduco che non sarà una serata piacevole, ma decidiamo di aspettare dentro anche perché fuori imperversava un diluvio da antico testamento e dei nostri esimi compari di cena non c’era neanche l’ombra.

Inizia ad arrivare gente, la signorina fa attendere un po’ chiunque, ma sorridono tutti, come se fosse noto che la prenotazione ti mette in attesa, e mi sento l’unica cogliona (e decisamente fiera di essero, aggiungerei) che normalmente alla prenotazione di un tavolo pensa che ci sia un omino che controlla se effettivamente c’è posto, riserva il posto per te, ci mette il tuo nomino su un cartoncino ripiegato in due e tu quando vai lì hai la tua sedia sotto al sedere. Per farla breve arrivano tutti i degni compari, dopo dieci minuti in cui c’era talmente tanta ressa vicino alla porta che se svenivi restavi in piedi, la signorina col bloccone decide che il posto per noi c’era: un tavolo proprio dietro di noi che era libero già da quando eravamo arrivati io e il fidanzato-fidanzatissimo, ma che non ci aveva affatto indicato all'inizio. Prendiamo posto e già iniziano le prime difficoltà: il tavolo è di quelli altissimi con gli sgabelli da bancone del bar che non ti permettono di arrivare a terra coi piedi, quindi devi essere sicuro di posizionarti abbastanza vicino al tavolo, altrimenti non hai modo di avvicinarti se non rischiando di sbatterci i denti, sul tavolo. Dopo vari tentativi becco la posizione giusta. Evvai, penso, ora è tutta discesa.

Arrivano i menù e inizio (la mia dieta ieri prevedeva una margherita e una bibita 0,2) cercando la mia pizza: non c’è! Una pizzeria in cui nel menù non è indicata la margherita, credo di non averla mai vista… Allora vado verso la pagina delle bevande e cerco una 0,2 di coca: non c’è! Non sarà così grave, prenderò la bottiglia e la verserò nel mio bicchiere da acqua che più o meno ha quella capacità: niente, manco le bottiglie! Magari hanno le brocche… Manco quelle, c’è solo il bicchiere da 0,4, ma non mi ci vedo a bere metà bicchiere o a cercare di travasare il contenuto da un bicchiere all’altro, così ci rinuncio. Fortunatamente la pizza, anche se non indicata dal menù, c’era e almeno quella me la sono goduta. Gli altri prendono qualche birra, rigorosamente bicchieri alla spina perché di brocche e bottiglie manco a parlarne, e prendiamo qualche bottiglia d’acqua. Avevano solo quella da mezzo litro. Una tavolata da dieci persone ci fa cinque minuti con mezzo litro. A 1,50€ l’una.

C’è da dire che la pizza non era affatto male e il servizio era veloce, considerando la fame che mi è venuta a veder gli altri mangiare gli antipasti di bruschette e fritti mentre io sorseggiavo la mia acqua liscia, ma arriva il momento del conto. 23€ a testa. Per una pizza e l’acqua minerale.

Sabato prossimo o andiamo dal pizzettaro sotto casa o è la volta buona che imparo a farla io, la pizza.

5 commenti:

Isabel ha detto...

fantastica :*

Fed Zeppelin ha detto...

questa cosa della lista d'attesa fa molto locale americano: tu arrivi lì e il tizio dello smistamento vede se c'è posto e, una volta individuato, ti porta a un tavolino libero. Solo che se il posto c'è il tizio dello smistamento ti ci porta subito, ho il sospetto abbastanza fondato che nella pizzeria da 23 euri a pasto questa dello smistamento sia solo un modo per tirarsela un po'.

Ma quella fantastica pizzeria vicino casa tua vecchia? quella che apre solo tre o quattro giorni alla settimana e fa la pizza buonissima???

Anonimo ha detto...

Uhm... Senza fare nomi, qualche indizio sul posto, please?

Sally Cinnamon ha detto...

@Isabel: la serata non molto, però ripeto, la pizza era molto buona, quindi almeno quello :D

@Fed: sì, ma ai ristoranti americani non prenoti. Anche in Inghilterra spesso ti facevano aspettare perchè non si può prenotare, ma nel momento in cui ti chiamo per riservare un posto e non mi dici che quello non è riservare ma comunque starai in attesa a me non piace...

@Anonimo: zona portanuova

Sally Cinnamon ha detto...

@Fed: dimenticavo la parte della pizzeria vicino casa di mamma: c'è ancora, è ancora aperta tipo tre giorni a settimana e la pizza è sempre buonissima ♥ Dovremmo ricordarcene per la prossima cena anobiiana :)

 

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