giovedì, ottobre 20, 2011

Sull’inutilità del ricevimento

Stamattina ho ricevuto la notizia che non ti aspetti e che non vuoi mai che ti arrivi: sono invitata ad un ricevimento di matrimonio a dicembre! A parte cosa diavolo mi metto per un ricevimento a dicembre, ma mi chiedo io, perché il ricevimento…

Non so se sia una tradizione diffusa in tutta Italia, ma dalle mie parti (in generale in tutti i matrimoni a cui ho partecipato in giro per l’Abruzzo), si fa il pranzo/cena del giorno del matrimonio e, precedentemente, quindici giorni, un mese prima, si fa il ricevimento, ovvero un pranzo/cena simile a quello del matrimonio ma leggermente più frugale, dove inviti i parenti stretti e tutti quelli che non inviteresti al matrimonio, ovvero colleghi di lavoro, vicini di casa, eccetera.

Ma che tradizione del cazzo è questa? Se non ti voglio invitare al matrimonio non ti invito, punto. Non è che devo fare un altro pranzo solo per non invitarti a quello “ufficiale”. Lo trovo un controsenso, uno spreco di soldi e un modo per “tenersi buone” persone che potrebbero rimanerci male a non essere invitate per niente. L’unico ricevimento, ma potrebbe essere un pranzo o cena qualunque senza utilizzare il termine formale, che condivido è quello di persone che abitano lontane dagli amici o dai parenti e scelgono di dividere le due cose per comodità, quindi una cosa uffuciale per chi può andare e un altro momento di festa per tutti gli altri. Penso infatti ai parenti teutonici del fidanzato-fidanzatissimo, che si sposano in Germania (o in Italia) e poi fanno un’altra festa con i parenti/amici dell’altra parte. Ma questo ha un senso. Quello che non ha un senso è farlo nello stesso posto, semplicemente per non sentirsi a disagio con persone che non inviteresti o perché “è tradizione” o “si fa così”.

Ovviamente questi ricevimenti, pur non essendo formalissimi come i matrimoni, necessitano comunque di un abito con giacca e cravatta per lui o qualcosa di decisamente elegante per lei, quindi dovrò anche comprarmi qualcosa di invernale che somigli ad un abito da cerimonia che poi non rimetterò praticamente più. Evviva gli sprechi. E poi il regalo. Mica puoi andare ad un ricevimento senza portare un regalo… Quindi vestito inutilizzabile ancora + regalo di matrimonio = a Natale i nostri di regali saranno disegnati.

Ah, se e quando mi sposerò non contemplerò affatto il ricevimento, quindi, semmai non foste invitati, sappiate che c’è la crisi e siamo poveri, quindi sorridete e rallegratevi per noi e pensate che non dovete farci manco un regalo.

2 commenti:

Isabel ha detto...

da noi grazie a Dio, niente ricevimento! c'è solo il matrimonio, che è già abbastanza da affrontare!

Signor Ponza ha detto...

Oddio, nemmeno qui a Milano mi è mai capitato fino ad ora. Anzi non ne ero proprio a conoscenza. Be' comunque anche in quel caso troverei una delle mie fantastiche scuse per non partecipare.

 

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