L'altra sera presa dal dolce far nulla mi sono lasciata convicere da critiche lette in giro sulla rete e da tutti i premi vinti a vedere Juno, praticamente la storia di una ragazzina di 16 anni che rimane incinta del suo migliore amico e che, dopo aver pensato all'aborto, si convince che la soluzione migliore è darlo in adozione.
Le intenzioni sono più che buone, la trama scende piacevolmente via, il personaggio principale è fortemente caratterizzato e davvero originale, anche se a volte irritante con quantità spropositate di "cioè" e altri intercalari tipici dell'adolescenza. Ci sono dei punti che mi rimangono poco "reali" e che rendono la storia quasi fastidiosa nella sua surrealtà, ovvero:
1) l'idiozia quasi patologica del migliore amico-ragazzo padre di Juno, che passa la vita a correre e consuma montagne di tic tac
2) le reazioni quasi naturali di Juno e soprattutto dei suoi genitori alla notizia della gravidanza. Lei chiama la sua amica dopo aver fatto un test di gravidanza nel bagno della drogheria sotto casa (chiacchierando tranquillamente col tipo del negozio del suo ritardo..) con una tranquillità poco umana, soprattutto per una sedicenne alle prime esperienze sessuali. I genitori vengono informati dopo poco dalla stessa Juno e non battono quasi ciglio, ma anzi, prima danno alla figlia appoggio in qualunque modo lei voglia risolvere senza manco una parvenza di cazziatone, e addirittura scherzano sulla scelta del tipo con cui ha fatto sesso... Una cosa davvero surreale...
Ma ho anche trovato degli spunti davvero originali, tra cui la scena secondo me più emblematica del film quando la matrigna di Juno le consiglia (e quasi le intima) di non scoperchiare le pentole di un matrimonio (dei probabili genitori adottivi, che poi divorziano, infatti, perchè lei fa riscoprire al marito la gioia di poter seguire le proprie passioni accantonate dopo il matrimonio). Delicato e struggente il momento del parto, in cui lei guarda il bambino ed ha ben chiaro in mente che nonostante il divorzio la madre adatta per lui è comunque Vanessa.
Interessante la scelta di far cantare a Ellen Page e Michael Cera una cover di "Anyone Else But You" dei Moldy Peaches, soprattutto per come viene presentata nell'ultima scena del film.
La scena più bella per me? Quando Juno chiede al padre se due persone possono amarsi per sempre e lui le risponde così:
"Il mio curriculum non è proprio adatto affinchè io possa darti una risposta, nonostante tutto io penso personalmente che la cosa migliore che puoi fare è trovare una persona che ti ami esattamente per quello che sei. Buonumore, cattivo umore, brutta, bella, affascinante e così via.Non credo si debba aggiungere altro...
La persona giusta crederà che tu caghi rose dal sedere. Quella è la persona con cui vale la pena stare..."
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